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CONFAD e FIRST: approvare la Legge sul caregiver familiare è un’urgenza improrogabile

Il CONFAD e la FIRST considerano un’urgenza improrogabile l’approvazione della Legge per riconoscere e tutelare la figura del caregiver familiare. Lo scandiscono in una lettera aperta indirizzata alle Istituzioni preposte nella quale specificano anche i punti imprescindibili per varare una buona Legge nazionale: riconoscere che questa figura è diversa e distinta dalla persona di cui si prende cura; vincolare il suo riconoscimento ai criteri di parentela e convivenza; riconoscere i contributi figurativi, il prepensionamento ed il sostegno economico del/la caregiver familiare; garantirgli/le il diritto al sollievo, al riposo e alla salute.

 

Una madre-caregiver insieme al proprio figlio, persona con grave disabilità.

Il CONFAD (Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità) e la FIRST (Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità) considerano un’urgenza improrogabile l’approvazione della Legge per riconoscere e tutelare la figura del caregiver familiare. Lo scandiscono in una lettera aperta indirizzata all’11ª Commissione permanente del Senato (Lavoro pubblico e privato, previdenza sociale), a Elena Bonetti, Ministra per le Pari Opportunità e la Famiglia, a Erika Stefani, Ministra per le Disabilità, e a tutti i Gruppi Parlamentari.

La lettera esordisce illustrando le drammatiche difficoltà che i/le Caregiver familiari hanno dovuto affrontare durante l’emergenza Covid-19: «Il periodo pandemico ha messo a durissima prova i/le Caregiver familiari, dal momento che si sono dovuti fare carico completamente dei loro congiunti con disabilità non autosufficienti addirittura in un momento in cui tutti i sostegni, sia in forma diretta che indiretta, previsti per le persone con disabilità, sono stati sospesi e/o interrotti. Le misure di sostegno, anche economiche, adottate dal Governo a beneficio delle varie categorie, ad exemplum imprese, lavoratori dipendenti e autonomi, hanno inspiegabilmente e scandalosamente escluso i/le Caregiver familiari proprio quando hanno rappresentato la spina dorsale del welfare informale. La pandemia ha gravato in modo drammatico ed estenuante sulle famiglie con disabilità: i/le caregiver familiari si sono dovuti assumere ulteriori responsabilità sostituendosi anche ai servizi fondamentali sospesi, evidentemente ritenuti accessori o financo marginali dalle Istituzioni».

L’assenza di tutele incide in particolar modo sulla conciliazione dell’attività di cura con il lavoro retribuito: «Per non tacere dell’emergenza lavorativa scaturita per i/le caregiver familiari costretti a conciliare anche l’attività lavorativa con quella di caregiving, la quale ha assunto e assume connotati di ulteriore gravità perché non supportata dalle necessarie protezioni professionali, sia in tempo di lockdown che nel periodo post pandemico. Per tale motivo riteniamo che vengano adottate nel testo di legge anche tutte le misure idonee alla tutela del posto di lavoro e in subordine ad un reale percorso di riqualificazione e ricollocazione che non si limiti al mero riconoscimento di figura assistenziale e/o infermieristica, ma che riconosca le professionalità pregresse e le adatti anche ad un contesto lavorativo mutato dalle nuove tecnologie e alle diverse nuove modalità d’ impiego».

Il Disegno di Legge volto a disciplinare la materia giace da tempo presso l’11ª Commissione permanente del Senato, è necessario emendarlo e approvarlo quanto prima: «L’opportuna fase emendativa e la successiva approvazione del Disegno di Legge n. 1461 (Disposizioni per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare), attualmente presso l’XI Commissione del Senato, non è più rinviabile e rappresenta un vulnus per le famiglie con disabilità, in quanto la sua assenza determina a cascata la carenza di quel procedimento giuridico – amministrativo che definisca una volta per tutte e con valenza nazionale il riconoscimento dei diritti e dei sostegni del caregiver familiare».

CONFAD e FIRST espongono quelli che considerano i punti imprescindibili per varare una buona Legge nazionale. In primo luogo sottolineano che la figura del Caregiver familiare è diversa e distinta dalla persona di cui si prende cura, pertanto le misure per la sua tutela non devono essere finanziate tramite il fondo per la non autosufficienza (FNA) che ha un suo iter, un suo scopo e una sua ragione d’essere; le misure per i caregiver familiari devono prevedere l’opportuno incremento del fondo di dotazione specifico, senza che venga confuso con altri fondi. In secondo luogo i due enti ritengono il criterio della parentela fondamentale, il/la caregiver è familiare come indicato nella definizione contenuta nell’articolo 1, comma 255 della Legge 205/2017 (Legge di Bilancio per il 2018), e non ha nulla a che vedere con le figure come i/le badanti, i/le operatori/trici socio-sanitari (OSS), che hanno già i loro indirizzi e le loro tutele. Il terzo criterio ritenuto fondamentale è quello della convivenza: che il/la caregiver conviva con la persona con disabilità della quale si prende cura è utile anche ai fini dell’individuazione di chi effettivamente presta l’opera di cura continuativa alla persona non autosufficiente. Il quarto punto fissa quali sostegni imprescindibili i contributi figurativi, il prepensionamento ed il sostegno economico del/la caregiver familiare. L’ultimo punto riguarda il diritto al sollievo, al riposo e alla salute: al/la caregiver familiare deve essere garantito il diritto al riposo, al sollievo, alle cure, con programmi stabili di assistenza garantita, devono inoltre essere introdotte misure per gestire le emergenze in caso in cui egli/ella si ammali e in caso di ricovero. Questi sono diritti umani fondamentali che attualmente non garantiti ai/alle caregiver familiari.

CONFAD e FIRST ritengono che i ritardi nell’iter del Disegno di Legge siano incomprensibili ed ingiustificabili: «Dal sito dell’XI Commissione ufficialmente risulta che, dopo il primo rinvio del 21 luglio 2020, i lavori sono in attesa di un parere tecnico – finanziario del Governo, il quale, ancora oggi, di rinvio a rinvio, fino alla data dell’ultima riunione del 21.01.2021, non risulterebbe pervenuto. La crisi di Governo ha solo rappresentato un breve stop dei lavori, ma da mesi la situazione si è stabilizzata, donde non si comprende per quali ragioni i lavori al testo non siano ripresi. Si tratta di un ritardo ormai divenuto ingiustificabile e intollerabile: sappiamo tutti infatti che il testo della Disegno di Legge per essere approvato necessita ancora di ulteriori passaggi e, una volta approvata la Legge, per la sua concreta attuazione occorreranno gli atti di normazione secondaria. Pertanto, non c’è più tempo da perdere: il testo di Legge va opportunamente emendato ed approvato».

Queste le conclusioni dei due enti: «Nessuno si nasconda più di fronte ad un’emergenza di civiltà e giustizia, ma s’impegni per i diritti e le tutele da tempo riconosciuti ed applicati per i caregiver familiari in tutti i Paesi dell’Unione Europea». (S.L.)

 

Fonte comunicato stampa CONFAD e FIRST.

 

Vedi anche:

CONFAD – Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità.

FIRST – Federazione Italiana Rete Sostegno e Tutela dei diritti delle persone con disabilità.

 

Ultimo aggiornamento il 28 Luglio 2021 da Simona