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Contrassegno disabili, sono solo 26 i Comuni che hanno aderito alla sperimentazione

Attivata a metà 2022, la sperimentazione della Piattaforma Nazionale per la gestione delle targhe associate al CUDE, il Contrassegno Unificato Disabili Europeo, procede con una lentezza esasperante. Infatti, a febbraio 2023, risulta che sono solo 26 i Comuni che hanno aderito al progetto. Nei giorni scorsi, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e la Ministra per le Disabilità hanno rivolto un sollecito all’ANCI (Associazione dei Comuni Italiani), affinché si faccia promotrice dell’adesione dei Comuni alla sperimentazione.

Uno stallo adibito alla sosta delle persone con disabilità.

È di una lentezza esasperante il percorso che porta all’attivazione dei servizi che dovrebbero essere garantiti dal CUDE, il Contrassegno Unificato Disabili Europeo. Lo scorso giugno avevamo dato notizia della partenza  in quattro Comuni del Veneto (Verona, Peschiera del Garda, Isola della Scala e Fumane), della sperimentazione della Piattaforma Nazionale per la gestione delle targhe associate al CUDE ospitata nel sito “Il portale dell’automobilista”.

Scopo della Piattaforma, va ricordato, è quello di consentire ai cittadini e alle cittadine con disabilità titolari del CUDE rilasciato dai Comuni aderenti alla sperimentazione, di spostarsi con l’auto, propria o al proprio servizio, in un altro Comune, anch’esso aderente alla sperimentazione, senza dover preventivamente comunicare l’ingresso nelle aree a traffico limitato (ZTL) o l’utilizzo dei parcheggi riservati.

La Piattaforma è dunque attiva in via sperimentale da metà 2022, ma perché il servizio funzioni è necessario che i Comuni si registrino e aderiscano alla sperimentazione. A seguito della registrazione del Comune, le persone con disabilità possono presentare allo stesso Comune che ha emesso il contrassegno, la richiesta di aderire al progetto compilando l’apposito modulo (contenuto nell’Allegato 1 nel Decreto Ministeriale del 5 luglio 2021), ed indicando una targa “attiva” e una seconda facoltativa. A seguito della presentazione della domanda, il Comune rilascia alla persona disabile titolare del contrassegno il codice univoco utilizzabile per accedere alla piattaforma e gestire le targhe. Il/la titolare è responsabile della conservazione e utilizzo del codice univoco, che sarà impiegato per le verifiche di competenza degli organi che gestiscono i servizi di polizia stradale (ad esempio: accessi alle ZTL e parcheggio negli stalli riservati alle persone con disabilità).

Ebbene, dall’elenco dei Comuni aderenti alla sperimentazione, aggiornato a febbraio 2023, risulta che sono solo 26 i Comuni che hanno aderito al progetto. Eccoli indicati per Regione: Veneto (14 Comuni: Verona, Peschiera del Garda, Isola della Scala, Fumane, Vittorio Veneto, Salgareda, San Fior, Torrebelvicino, Grisignano di Zocco, Ceggia, Alpago, Paese, Occhiobello, Jesolo) Lombardia (3 Comuni: Milano, Cinisello Balsamo, Lissone), Piemonte (2 Comuni: Carignano, Bollengo); Friuli Venezia Giulia (1 Comune: Udine); Lazio (1 Comune: Jenne), Liguria (1 Comune: Borgnetto Santo Spirito); Marche (1 Comune Urbino), Puglia (1 Comune: Taranto), Toscana (1 Comune: Livorno), Sardegna (1 Comune: Villacidro). Per tutti gli altri Comuni rimangono in vigore le precedenti modalità operative.

Proprio con l’intento di agevolare gli spostamenti delle persone con disabilità, garantendo loro il pieno diritto alla mobilità, nei giorni scorsi, il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e la ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, hanno firmato una lettera indirizzata ad Antonio Decaro, presidente dell’ANCI (Associazione dei Comuni Italiani), sollecitando affinché l’Associazione possa farsi promotrice dell’adesione alla Piattaforma unica nazionale informatica delle targhe associate al CUDE. (S.L.)

 

Riferimenti normativi e modulistica

Decreto del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (di concerto con Economia ed Interno) del 5 luglio 2021 (Istituzione della piattaforma unica nazionale informatica dei contrassegni unici), Allegato 1 (Modulo di richiesta al Comune).

Poiché il PDF del Modulo di domanda non è in un formato accessibile abbiamo prodotto una versione in Word dell’Allegato 1 (Modulo di richiesta di attribuzione del codice univoco associato al contrassegno unificato disabili europeo al Comune di residenza).

Vedi anche:

La “Piattaforma unica nazionale informatica del contrassegno unificato disabili europeo” è fruibile da “Il portale dell’automobilista”.

 

Ultimo aggiornamento il 28 Febbraio 2023 da Simona