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Disabilità, attivate le “antenne” per contrastare le discriminazioni

È appena stato attivato il progetto “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive” promosso dall’Anffas con il finanziamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali. Esso prevede, tra le altre cose, la creazione un’Agenzia Nazionale per il contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con un focus specifico sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. L’Agenzia avrà il compito di coordinare una grande rete di soggetti attivi sul territorio.

 

Il logo del progetto dell’Anffas “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive” contiene gli estremi del progetto, la denominazione dell’ente, ed è illustrato col disegno di due antenne che vibrano.

Si chiama “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive” il progetto dell’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) avviato lo scorso 15 settembre con il finanziamento del Ministero del lavoro e delle politiche sociali.

Il progetto, avente una durata di 18 mesi, si propone di costituire presso la sede di Anffas Nazionale un’Agenzia Nazionale per il contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità e delle loro famiglie, con un focus specifico sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo. Si tratta del primo organismo di questo genere. Le attività del nuovo progetto si collocano infatti in un contesto che vede l’Italia impegnata a proibire ogni forma di discriminazione fondata sulla disabilità, anche in virtù del fatto che la stessa Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, ratificata dall’Italia con la Legge 18/2009, riconosce che tutte le persone sono uguali di fronte alla Legge ed hanno diritto, senza alcuna discriminazione, a uguale protezione e beneficio.

La legislazione italiana comprendeva, inoltre, già prima della ratifica della Convenzione ONU, la Legge n. 67/2006 (Misure per la tutela giudiziaria delle persone con disabilità vittime di discriminazioni), strumento che stabilisce un quadro di protezione legale a favore delle persone con disabilità vittime di discriminazione riconoscendo la tutela giudiziaria avverso qualsiasi discriminazione per disabilità con un procedimento speciale. La stessa Legge prevede che siano legittimate ad agire in giudizio avverso discriminazioni per disabilità anche “le associazioni e gli enti individuati con decreto del Ministro per le Pari Opportunità, di concerto con il Ministro del lavoro e delle politiche sociali”. Il DPCM del 2 ottobre 2015 ha riconosciuto quali soggetti legittimati ad agire in giudizio in difesa delle persone con disabilità vittime di discriminazioni 61 enti in Italia di cui 36 appartenenti alla rete associativa dell’Anffas.

Si tratta di un’Agenzia che avrà, pertanto, la funzione di coordinare una grande rete di soggetti al fine di imparare a riconoscere, contrastare e rimuovere qualsiasi forma di pratica, di atto ed attività discriminatorie ai danni di persone con disabilità. La “grande rete” coinvolge in primo luogo le associazioni Anffas iscritte nel registro nazionale delle associazioni legittimate ad agire in base al citato DPCM, la rete degli sportelli locali del Servizio Accoglienza ed Informazione (SAI) dell’Anffas, una rete nazionale di volontari-attivisti appositamente costituita chiamati “Antenne antidiscriminazione”, nonché la rete di organizzazioni e sportelli attivi sul tema a partire da quelle in seno agli Enti del Terzo Settore con i quali Anffas collabora, compreso il Centro Antidiscriminazione Franco Bomprezzi della Ledha (la Lega per i Diritti delle Persone con Disabilità che costituisce la componente lombarda della FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap).

In particolare gli obiettivi del progetto sono:
– lo studio, approfondimento, ricerca e monitoraggio sulle modalità per garantire concretamente la prevenzione ed il contrasto della discriminazione basata sulla disabilità, a partire dall’individuazione dei punti di forza e di debolezza della Legge 67/2006 e dalla definizione ed introduzione nel sistema italiano del concetto di accomodamento ragionevole;
– la messa in rete di soggetti attivi o attivabili sia interni che esterni all’Anffas (sportelli informativi, enti pubblici e privati, associazioni legittimate ad agire in base alla citata Legge 67/2006, ecc.);
– la formazione di tutti i soggetti (a partire dalle stesse persone con disabilità, specie intellettive) coinvolti nel contrasto alla discriminazione sulle modalità per riconoscerla e contrastarla, sviluppando una rete attiva di volontari che diventeranno “Antenne antidiscriminazione”;
– il supporto concreto nei confronti delle persone con disabilità e dei loro familiari per il riconoscimento ed il contrasto delle discriminazioni, anche da un punto di vista giudiziario, e nei confronti di enti (pubblici e privati) per l’eliminazione delle discriminazioni e per l’attivazione di condizioni di pari opportunità;
attività di impulso, sensibilizzazione ed informazione della comunità per facilitare il cambiamento culturale necessario.

Parallelamente all’implementazione della summenzionata Agenzia Nazionale, tra i risultati che il progetto si propone di raggiungere vi sono la pubblicazione di uno studio approfondito sullo stato attuale della discriminazione a danno delle persone con disabilità in Italia e sulle strategie per migliorare la situazione, con particolare riferimento all’introduzione nel sistema italiano del concetto di accomodamento ragionevole ed un focus sulle persone con disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo e loro famiglie.

Nell’ambito del nuovo progetto, saranno altresì predisposte un’indagine sulla discriminazione fondata sulla disabilità in Italia e sull’impatto che questa ha sulla Qualità di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie, e una serie di toolkit (contenenti informazioni, strumenti pratici, esempi, casi studio, griglie per il riconoscimento e la segnalazione di casi di discriminazione) sul contrasto alla discriminazione delle persone con disabilità rivolti nello specifico a persone con disabilità, in particolare con disabilità intellettiva e disturbi del neurosviluppo (in modalità accessibile, linguaggio facile da leggere e da capire); ai familiari; ai referenti di sportelli informativi e di organizzazioni legittimate ad agire ai sensi della Legge 67/2006; agli operatori ed operatrici del settore giuridico; alla rete dei volontari attivisti della non discriminazione (“Antenne antidiscriminazione”); agli operatori ed operatrici della comunicazione.

Nell’ottica del rafforzamento di interventi di Rete, della sensibilizzazione della collettività, nonché del rafforzamento dei diritti umani, civili e sociali delle persone con disabilita, anche attraverso il riconoscimento e contrasto ad ogni forma di discriminazione, sia essa diretta che indiretta nonché agire il ruolo di soggetti giuridici a ciò legittimati, sono stati coinvolti e collaboreranno a vario titolo Enti del Terzo Settore, Istituzioni tra cui il Forum Terzo Settore, la FISH, la Fondazione Nazionale Anffas Durante e Dopo di Noi, la Ledha, Uniamo (Federazione delle Associazioni di Persone con Malattie Rare d’Italia), l’ABC (Associazione Bambini Cerebrolesi), l’Angsa (Associazione Nazionale Genitori perSone con Autismo) e l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down). (S.L.)

Tutte le informazioni sul progetto saranno costantemente aggiornate e disponibili sul sito dell’Associazione nella sezione dedicata.

 

Fonte: comunicato stampa dell’Anffas Nazionale

 

Per informazioni: comunicazione@anffas.net

 

Vedi anche:

Anffas Nazionale – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale.

Sezione dedicata al progetto “AAA – Antenne Antidiscriminazione Attive” ospitata nel sito dell’Anffas.

 

 

Ultimo aggiornamento il 16 settembre 2021

 

Ultimo aggiornamento il 16 Settembre 2021 da Simona