Menu Chiudi

Finestre sul mondo, uno sguardo antropologico sulla disabilità

Finestre sul mondo: disabilità ed esperienza” è un progetto che ha preso il via nel 2017 ed è tutt’ora attivo presso l’Università degli Studi di Bologna. Esso ha come obiettivo quello di sensibilizzare il mondo universitario riguardo al tema della disabilità. Nell’àmbito dello stesso è stato prodotto il volume “Io a loro ho cercato di spiegare che è una storia complicata la nostra. Voci, esperienze, testimonianze sulla disabilità all’Università di Bologna” (Bologna, BUP, 2018), che è online ed è scaricabile gratuitamente, come pure l’audiolibro e le diverse traduzioni in differenti altre lingue realizzate allo scopo di rendere l’opera accessibile al maggior numero di persone possibile.

 

La copertina della pubblicazione “Io a loro ho cercato di spiegare che è una storia complicata la nostra. Voci, esperienze, testimonianze sulla disabilità all’Università di Bologna” contiene gli estremi della stessa ed è illustrata con elementi decorativi astratti.

Finestre sul mondo: disabilità ed esperienza” è un progetto che ha preso il via nel 2017 nell’àmbito del laboratorio “REAL LAB – Research Education Anthropology Learning”, ed è tutt’ora attivo presso l’Università degli Studi di Bologna. L’obiettivo del progetto è quello di sensibilizzare il mondo universitario riguardo al tema della disabilità. Esso si connota come uno spazio aperto di comunità, comprensione e condivisione.

Sin dalla sua attivazione, “Finestre sul mondo” raccoglie le esperienze di chi frequenta, insegna o lavora all’Università di Bologna ed accoglie l’invito a raccontarsi per parlare della propria disabilità o della propria esperienza a contatto con persone con disabilità. Dal materiale raccolto è stato tatto il volume Io a loro ho cercato di spiegare che è una storia complicata la nostra. Voci, esperienze, testimonianze sulla disabilità all’Università di Bologna (Bologna, BUP, 2018) che è online ed è scaricabile gratuitamente a questo link (in formato pdf accessibile). Esso, appunto si compone degli scritti di studentesse, studenti, ex studentesse ed ex studenti, dottorandi, docenti, tirocinanti, tecnici, tutor dell’Università di Bologna accomunati da una condizione di disabilità/DSA (disturbi specifici dell’apprendimento). «La pubblicazione nasce per sensibilizzare i lettori riguardo a questo tema, partendo dalla convinzione che le persone che vivono quotidianamente una forma di disabilità possano e debbano prendere la parola in merito ad essa», si legge nella pagina dedicata al progetto. Lo stesso volume è disponibile anche in altre versioni, anche queste liberamente scaricabili al medesimo link, realizzate allo scopo di rendere il volume accessibile al maggior numero di persone possibile. Dunque è stato realizzato un audiolibro in formato MP3 per rispondere alle necessità delle persone cieche, ipovedenti, con dislessia o, semplicemente, di quanti desiderino approcciarsi al volume in questa forma. Infine, sono state prodotte la versione dell’intero volume in lingua inglese, e delle selezioni di brani in lingua araba, cinese, spagnola, portoghese e tamil. Inoltre, nell’ambito del progetto “Adotta un capitolo”, la classe 4Y del Liceo “Ludovico Ariosto” di Ferrara, guidata dalla professoressa Roberta Bergamaschi, tradurrà parte del volume in lingua tedesca, ampliando così la sensibilizzazione e la divulgazione sui temi della disabilità oltre l’àmbito universitario.

Uno degli aspetti che rende interessante questo lavoro è lo sguardo antropologico sulla disabilità. «L’antropologia si caratterizza per la sua propensione a “mettersi nei panni degli altri” e attribuisce una grande importanza all’esperienza, alla sua narrazione e condivisione. Lo sguardo antropologico sull’esperienza si concentra su aspetti che possono apparire poco importanti ma sono, invece, molto significativi per chi li vive – si legge nella pagina dedicata al progetto – . Osservare la disabilità con queste lenti antropologiche significa dare centralità alle voci e alle testimonianze di chi vive in prima persona questa condizione esistenziale, senza volerla ingabbiare in definizioni troppo nette. Attraverso i testi e le interviste che lo compongono, il volume mostra uno spaccato della molteplicità di modi di stare nel mondo racchiusi nella parola “disabilità”, una pluralità influenzata da numerosi fattori sociali, economici, culturali. Gli scritti raccolti vorrebbero contribuire ad avviare un dialogo e uno scambio capace di mettere in discussione alcuni stereotipi riguardanti la disabilità e di ridurre imbarazzi, distanze e silenzi che talvolta segnano la relazione tra le persone con disabilità e quanti, invece, non la sperimentano».

In conclusione segnaliamo che il laboratorio sta lavorando alla realizzazione di un nuovo volume, ed invita quanti e quante sono interessati a contribuire con le proprie testimonianze a prendere contatti con Nicola Bardasi tramite la mail: nicola.bardasi2@unibo.it (S.L.)

 

Vedi anche:

Pagina del progetto Finestre sul mondo: disabilità ed esperienza.

REAL LAB – Research Education Anthropology Learning.

Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna.

 

Ultimo aggiornamento il 14 Marzo 2022 da Simona