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I diritti delle persone a ridotta mobilità in aereo, in treno e in nave

«L’accessibilità dei trasporti per le persone a ridotta mobilità dipende dalla combinazione di vari fattori, fra cui quella delle infrastrutture e dei mezzi di trasporto, oltreché dalla disponibilità di informazioni utili e accessibili, nonché di un servizio di assistenza»: lo si legge in un ampio approfondimento curato dal Centro Studi Giuridici HandyLex e interamente dedicato ai diritti dei passeggeri a ridotta mobilità nei viaggi in aereo, treno e nave, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione.*

Il personale di assistenza supporta una persona in sedia a rotelle all’interno di un aeroporto. La foto è in controluce, sullo sfondo si vedono le piste di atterraggio ed alcuni aerei.

«Il grado di accessibilità di infrastrutture, mezzi di trasporto e informazioni è in crescita a livello italiano e internazionale, tuttavia non può dirsi ancora ottimale. Per questo in numerosi casi diventa importante, per le persone a ridotta mobilità, poter accedere a un servizio di assistenza dedicato, che le supporti nelle fasi cruciali del viaggio»: lo si legge nell’ampio approfondimento curato dal Centro Studi Giuridici HandyLex della FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), interamente dedicato ai diritti dei passeggeri a ridotta mobilità nei viaggi in aereo, treno e nave, di cui suggeriamo senz’altro la consultazione (a questo link).

Introdotto da una parte dedicata al quadro normativo internazionale, ovvero ai vari Regolamenti entrati in vigore negli ultimi quindici anni nell’Unione Europea, per armonizzare la disciplina dei servizi di trasporto in tutti i Paesi comunitari, l’approfondimento precisa anche, inizialmente, che «per persone a ridotta mobilità si intendono non solo le persone con disabilità (motoria, visiva, uditiva, intellettiva), ma anche quei passeggeri che – pur non avendo una disabilità – hanno esigenze simili (ad esempio: persone anziane, bambini piccoli, mamme in gravidanza, persone obese, persone con problemi di salute, persone con infortuni temporanei ecc.)».

Viene altresì puntualizzato come «l’accessibilità dei trasporti per le persone a ridotta mobilità dipenda dalla combinazione di vari fattori, fra cui quella delle infrastrutture (aeroporti, stazioni, porti), quella dei mezzi di trasporto (aerei, treni, navi), la disponibilità di informazioni utili e accessibili per pianificare e gestire il viaggio e il servizio di assistenza dedicato alle stesse persone a ridotta mobilità». (Stefano Borgato)

 

Ricordiamo ancora il link al quale è disponibile l’approfondimento curato dal Centro Studi Giuridici HandyLex.

 

* Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

 

Per approfondire:

HandyLex.

 

Ultimo aggiornamento il 18 Agosto 2021 da Simona