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“In frigo veritas”, qualcosa di più della semplice produzione di calamite e spillette

Lo scorso 1 dicembre è stato inaugurato a Sesto Fiorentino (Firenze) “In frigo veritas”, un laboratorio volto a promuovere l’inserimento lavorativo di un gruppo iniziale di dieci persone con autismo o altre disabilità attraverso la produzione di calamite per frigoriferi e spillette. Il progetto e gli ambienti di lavoro sono stati studiati a partire dalle caratteristiche dei lavoratori e delle lavoratrici coinvolti allo scopo di promuoverne l’autonomia e l’inclusione sociale.

Un giovane con la mascherina mostra una calamita con la scritta “in frigo veritas” ed alcuni elementi decorativi colorati.

Lo scorso 1 dicembre è stato inaugurato a Sesto Fiorentino (Firenze) “In frigo veritas”, un laboratorio volto a promuovere l’inserimento lavorativo di un gruppo iniziale di dieci persone con autismo o altre disabilità attraverso la produzione di calamite per frigoriferi e spillette. Il progetto è stato realizzato delle cooperative Convoi di Sesto Fiorentino e Allenamente di Firenze, in collaborazione con la Società della Salute Firenze Nord Ovest.  Oltre agli ideatori e ideatrici del progetto, alla cerimonia di inaugurazione erano presenti Serena Spinelli, assessora regionale alle Politiche Sociali, Lorenzo Falchi, sindaco di Sesto Fiorentino e Camilla Sanquerin, assessora comunale al Sociale. Le dieci persone con disabilità coinvolte inizialmente, che diventeranno venti in un momento successivo, saranno suddivise in due gruppi di lavoro, saranno chiamate a svolgere un impiego compatibile con le loro caratteristiche, e svolgeranno la propria attività utilizzando macchinari ed attrezzature appositamente studiati, per facilità e sicurezza di impiego, per la loro tipologia di disabilità. In ossequio al principio che debba essere il luogo di lavoro ad adattarsi alle caratteristiche dei lavoratori e delle lavoratrici, e non viceversa, anche gli spazi del laboratorio sono realizzati seguendo i principi della comunicazione aumentativa e alternativa (CAA), dalle strisce gialle per terra che aiuteranno i ragazzi e le ragazze ad accedere agli spogliatoi, fino ai colori con cui sono contrassegnate le tute da lavoro e le postazioni dedicate alle singole fasi della lavorazione.

«È un progetto virtuoso, originale e di ampi orizzonti – ha spiegato l’assessora Spinelli nel suo intervento –. La peculiarità del progetto “In frigo veritas” è di mettersi completamente al servizio dei bisogni e delle capacità dei ragazzi e delle ragazze con disabilità, grazie a un ambiente e a delle macchine di lavorazione che sono pensati per adattarsi alle loro capacità. E l’altro aspetto centrale è che tutto questo si va concretizzare in una produzione vera e propria, che vuole avere la capacità di stare sul mercato. I ragazzi e le ragazze che lavoreranno qui potranno quindi aver un’importante opportunità, diventando artefici del proprio progetto di vita, a partire da quello che sanno e possono fare. Auspichiamo davvero che questa attività possa crescere e che questo modello possa essere condiviso da altre realtà e possa attecchire anche in altri ambiti». Sotto il profilo commerciale, la produzione è rivolta a privati cittadini, alle aziende che avessero necessità di realizzare gadget interni, fino agli uffici turistici che potranno dotarsi di calamite e spille raffiguranti le opere d’arte ed i monumenti simbolo delle rispettive città.

Dopo Sesto Fiorentino, l’esperienza verrà replicata anche a Castagneto Carducci, in provincia di Livorno, con la collaborazione della Società della Salute Valli Etrusche e del Comune, ed a Firenze. (S.L.)

 

Vedi anche:

Convoi di Sesto Fiorentino.

Cooperativa Allenamente di Firenze.

 

Ultimo aggiornamento il 6 Dicembre 2021 da Simona