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La prevenzione del tumore al seno nelle donne marginalizzate arriva nelle biblioteche sarde

Verranno donati a tutte le biblioteche pubbliche della Sardegna, ed in particolare alle biblioteche scolastiche, universitarie e agli/alle studenti degli istituti superiori, gli atti del convengo “Donne + Donne. Ai margini della prevenzione”. Un evento realizzato lo scorso aprile dall’Associazione culturale Donne + Donne di Sassari allo scopo di promuovere la prevenzione del tumore al seno con particolare riguardo ai gruppi marginalizzati, tra cui le donne con disabilità. La presentazione e la consegna degli stessi avverrà nella città sarda il prossimo 20 gennaio.

Uno dei manifesti affissi sulle strade della Sardegna è illustrata con due donne che tengono in mano due nastri che le collegano ad un gruppo di donne disabili e non, e contiene due scritte: “DONNE + DONNE AI MARGINI DELLA PREVENZIONE. Siamo tutte legate dallo stesso nastro” e “Per donne speciali chiediamo speciali percorsi di prevenzione e cura”.

Il 2 aprile 2022 l’Associazione culturale Donne + Donne* di Sassari ha realizzato un convegno denominato “Donne + Donne. Ai margini della prevenzione”. L’evento aveva lo scopo di promuovere la prevenzione del tumore al seno con particolare riguardo ai gruppi marginalizzati. Durante la pandemia all’interno dell’Associazione è maturata l’idea di verificare se il diritto alle cure e ai controlli fosse garantito in ugual misura anche ad alcuni “soggetti invisibili”, in attuazione dell’articolo 25 della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità (ratificata dall’Italia con la Legge 18/2009), e dell’articolo 8 della Carta europea dei diritti del malato** (che sancisce il Diritto alla differenza). La verifica ha fatto emergere l’assenza di percorsi dedicati alla prevenzione e alle cure del tumore al seno, e la conseguente preclusione dell’accesso ai servizi sanitari per i seguenti gruppi: giovani donne dai 18 ai 25 anni; donne migranti; donne con disabilità fisiche, intellettive e psichiatriche; donne detenute; persone transgender; uomini con tumore alla mammella non monitorati. Il convegno aveva lo scopo di divulgare i risultati dell’indagine e di promuovere la nascita di una rete di sostegno rivolta ai gruppi considerati.

Ebbene, l’Associazione ha provveduto a produrre e stampare gli atti del convegno in questione e si propone di donarli a tutte le biblioteche pubbliche della Sardegna, con specifico riguardo alle biblioteche scolastiche, universitarie e agli/alle studenti degli istituti superiori. La presentazione e la consegna degli stessi avverrà il prossimo 20 gennaio, dalle 16 alle 20, a Sassari, nella sede della Fondazione di Sardegna di via Carlo Alberto.

«Lo scopo della divulgazione gratuita degli atti è quello di sensibilizzare tutta la popolazione sarda. In particolare le nuove generazioni, quindi la popolazione scolastica, superiore e universitaria, alla prevenzione del tumore al seno», spiegano dall’Associazione. Se non individuata e curata per tempo, il tumore al seno è una malattia potenzialmente grave. «Il tumore più frequente tra le donne è quello della mammella (I numeri del cancro in Italia 2021). Questo tumore rappresenta il 30% di tutte le neoplasie, seguito da quello del colon-retto (11,2%), polmone (7,3%), tiroide (5,4%) e dell’endometrio (4,6%). (I numeri del cancro in Italia 2020). La prevenzione dei tumori nella donna prevede l’esecuzione di 3 screening ed è una delle priorità del Piano Nazionale della Prevenzione 2020-2025», si legge nel sito del Ministero della Salute (a questo link).

A fine novembre – inizio dicembre 2022 la stessa Associazione, in collaborazione con l’ANFFAS Sardegna (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale), aveva promosso una campagna informativa con dei manifesti finalizzati a sensibilizzare sulla rimozione delle barriere e degli ostacoli che minano costantemente il diritto alla salute delle donne con disabilità (se ne legga a questo link).

Proprio su questi temi, peraltro, si è espresso anche il Forum Europeo sulla Disabilità (EDF) che, nel febbraio 2022, ha reso pubblico un documento di sintesi denominato “Raccomandazioni sullo screening e il trattamento del cancro”. In esso ha proposto all’Unione Europea specifici interventi per porre fine alle discriminazioni subite dalle persone con disabilità nell’accesso alle prestazioni sanitarie di cui si tratta (a tal proposito si segnala il seguente approfondimento). (Simona Lancioni)

 

* Il nome dell’Associazione reca tra le parole DONNA e DONNA il simbolo della donna che, per motivi tecnici, in questa sede è stato sostituito dal segno +.

** La “Carta Europe dei diritti del malato” del 2002 promossa su iniziativa di Active Citizenship Network in collaborazione con altre dodici Organizzazioni civiche in vari Paesi dell’Unione Europea, trai cui Cittadinanzattiva per l’Italia. Essa si compone di 14 articoli che individuano altrettanti diritti del/la paziente. Segnaliamo che abbiamo trovato anche un’altra versione della Carta parzialmente diversa (disponibile a questo link), riportiamo la seguente perché, nel promuovere il convegno, l’Associazione Donne + Donne ha fatto esplicito rifermento alla formulazione dell’articolo 8 presente in essa.

  1. Diritto al tempo
    Ogni cittadino ha diritto a vedere rispettato il suo tempo al pari di quello della burocrazia e degli operatori sanitari.
  2. Diritto all’informazione e alla documentazione sanitaria
    Ogni cittadino ha diritto a ricevere tutte le informazioni e la documentazione sanitaria di cui necessita nonché ad entrare in possesso degli atti necessari a certificare in modo completo la sua condizione di salute.
  3. Diritto alla sicurezza
    Chiunque si trovi in una situazione di rischio per la sua salute ha diritto ad ottenere tutte le prestazioni necessarie alla sua condizione e ha altresì diritto a non subire ulteriori danni causati dal cattivo funzionamento delle strutture e dei servizi.
  4. Diritto alla protezione
    Il servizio sanitario ha il dovere di proteggere in maniera particolare ogni essere umano che, a causa del suo stato di salute, si trova in una condizione momentanea o permanente di debolezza, non facendogli mancare per nessun motivo e in alcun momento l’assistenza di cui ha bisogno.
  5. Diritto alla certezza
    Ogni cittadino ha diritto ad avere dal Servizio sanitario la certezza del trattamento nel tempo e nello spazio, a prescindere dal soggetto erogatore, e a non essere vittima degli effetti di conflitti professionali e organizzativi, di cambiamenti repentini delle norme, della discrezionalità nella interpretazione delle leggi e delle circolari, di differenze di trattamento a seconda della collocazione geografica.
  6. Diritto alla fiducia
    Ogni cittadino ha diritto a vedersi trattato come un soggetto degno di fiducia e non come un possibile evasore o un presunto bugiardo.
  7. Diritto alla qualità
    Ogni cittadino ha diritto di trovare nei servizi sanitari operatori e strutture orientati verso un unico obiettivo: farlo guarire e migliorare comunque il suo stato di salute.
  8. Diritto alla differenza
    Ogni cittadino ha diritto a vedere riconosciuta la sua specificità derivante dall’età, dal sesso, dalla nazionalità, dalla condizione di salute, dalla cultura e dalla religione, e a ricevere di conseguenza trattamenti differenziati a seconda delle diverse esigenze.
  9. Diritto alla normalità
    Ogni cittadino ha diritto a curarsi senza alterare, oltre il necessario, le sue abitudini di vita.
  10. Diritto alla famiglia
    Ogni famiglia che si trova ad assistere un suo componente ha diritto di ricevere dal Servizio sanitario il sostegno materiale necessario.
  11. Diritto alla decisione
    Il cittadino ha diritto, sulla base delle informazioni in suo possesso e fatte salve le prerogative dei medici, a mantenere una propria sfera di decisionalità e di responsabilità in merito alla propria salute e alla propria vita.
  12. Diritto al volontariato, all’assistenza da parte dei soggetti non-profit e alla partecipazione
    Ogni cittadino ha diritto a un servizio sanitario, sia esso erogato da soggetti pubblici che da soggetti privati, nel quale sia favorita la presenza del volontariato e delle attività non profit e sia garantita la partecipazione degli utenti.
  13. Diritto al futuro
    Ogni cittadino, anche se condannato dalla sua malattia, ha diritto a trascorrere l’ultimo periodo della vita conservando la sua dignità, soffrendo il meno possibile e ricevendo attenzione e assistenza.
  14. Diritto alla riparazione dei torti
    Ogni cittadino ha diritto, di fronte ad una violazione subita, alla riparazione del torto subito in tempi brevi e in misura congrua.

Vedi anche:

Pagina Facebook dell’Associazione Donne + Donne di Sassari.

Stefano Borgato, Ancora “pazienti di Serie B” le persone con disabilità che si ammalano di cancro, «Superando.it», 7 dicembre 2022.

Stefano Borgato, Donne con disabilità ai margini della prevenzione, «Informare un’h», 23 novembre 2022.

Simona Lancioni, Le Raccomandazioni del Forum Europeo sulla Disabilità sullo screening del cancro, «Informare un’h», 25 ottobre 2022.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 18 Gennaio 2023 da Simona