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Quanto male fa la cattiva informazione alle persone con disabilità!

È quasi superfluo dover ricordare ancora una volta quanto le tante discriminazioni subite dalle persone con disabilità siano in moltissimi casi frutto di cattiva informazione, che contribuisce a far crescere ulteriormente gli stereotipi e i pregiudizi nei loro confronti. Un tema, questo, che si è direttamente “incrociato” con l’ottima iniziativa promossa nei mesi scorsi dall’Università di Padova, vale a dire il corso di alta formazione “Raccontare la verità. Come informare promuovendo una società inclusiva”, che il 13 novembre vivrà il proprio evento conclusivo.*

Ancora sin troppo spesso la disabilità resta chiusa in un vero e proprio “labirinto di stereotipi” (immagine della mostra “Un segno di noi”, promossa dalla UILDM di Udine nel 2016, in cui una persona i sedia a rotelle è posta al centro di un labirinto).

«Le fake news sono oggi una delle principali cinghie di trasmissione delle diseguaglianze, fra i temi più caldi della nostra società. Di fronte infatti a una realtà quanto mai complessa, essa non può essere semplificata da una visione parziale o da un approccio stereotipato o peggio ingabbiato da pregiudizi o manipolato da “bufale”. Serve il pensiero critico che va costruito con l’analisi, lo studio, l’impegno, il confronto e l’ascolto»: così, nella primavera scorsa, Laura Nota, docente al Dipartimento di Filosofia, Sociologia, Pedagogia e Psicologia Applicata all’Università di Padova e già delegata del Rettore per l’Inclusione e la Disabilità, aveva presentato sul portale «Superando.it» il corso di alta formazione promosso dall’Ateneo padovano con il titolo Raccontare la verità. Come informare promuovendo una società inclusiva, iniziativa pilota a livello nazionale, nata dall’alleanza fra il mondo della ricerca e dello studio e quello dell’informazione, rivolgendosi segnatamente ai giornalisti, ma anche a tutti coloro che operano nell’àmbito della comunicazione, con l’obiettivo, come aveva sottolineato Nota, responsabile del corso insieme a Monica Andolfatto, «di stimolare un pensiero critico in grado di esaminare i fenomeni complessi che compongono l’ecosistema dell’informazione e della comunicazione, inserito in un macrocosmo sociale, politico, economico e culturale che può favorire disuguaglianze e vulnerabilità».
Tutti temi che – è quasi superfluo sottolinearlo – si “incrociano” direttamente con i diritti delle persone con disabilità e ancor più con le discriminazioni da esse subite, in moltissimi casi frutto proprio di cattiva informazione, che contribuisce a far crescere ulteriormente gli stereotipi e i pregiudizi nei loro confronti.

Quell’interessante iniziativa è ora giunta alla sua fase conclusiva e lo farà con una giornata organizzata per il 13 novembre presso il Palazzo Bo dell’Università di Padova, di cui però tutti gli interessati potranno gratuitamente usufruire online (previa iscrizione).
Per l’occasione, si darà ampio spazio a una serie di approfondimenti sui vari temi trattati, nonché alla voce di corsisti e corsiste coinvolti/e nell’iniziativa. (Stefano Borgato)

 

questo link è disponibile il programma completo dell’evento promosso per il 13 novembre dall’Università di Padova. Per iscriversi, accedere a questo link.

 

* Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

 

Ultimo aggiornamento il 10 Novembre 2021 da Simona