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Susana Rodríguez, atleta e medica albina alle Paralimpiadi di Tokyo

Ai Giochi Paralimpici di Tokyo parteciperà anche Susana Rodríguez, medica, atleta paralimpica spagnola con albinismo e campionessa mondiale di triathlon, alla quale la prestigiosa rivista americana Time ha dedicato una copertina. La rivista, oltre a presentarla come atleta paralimpica, sottolinea il suo impegno in prima linea nella battaglia contro il coronavirus.

La copertina del Time con una foto a mezzo busto di Susana Rodríguez. L’atleta spagnola è ritratta con uno stetoscopio ed canottiera sportiva mentre sembra scrutare l’orizzonte.

In questi giorni, a Tokyo, si sta svolgendo la XXXII Olimpiade. Un’edizione che rimarrà impressa nella memoria per essere la prima a svolgersi nel bel mezzo di una pandemia, ed anche per misure cautelative resasi necessarie per contenere la diffusione del virus: l’assenza del pubblico sugli spalti, il distanziamento sociale e i continui test per il Covid-19. Ai Giochi Paralimpici di Tokyo parteciperà anche Susana Rodríguez, medica, atleta paralimpica spagnola e campionessa mondiale di triathlon (una specialità che combina nuoto, corsa in bicicletta e corsa a piedi), alla quale la prestigiosa rivista americana Time ha dedicato una copertina. Sulla copertina del Time Rodríguez è ritratta con lo sguardo che sembra scrutare l’orizzonte ed i capelli bianchi, come la pelle, caratteristiche che, assieme al deficit visivo, connotano le persone con albinismo. La rivista, oltre a presentarla come atleta paralimpica, sottolinea il suo impegno in prima linea nella battaglia contro il coronavirus. Come tanti altri atleti e atlete, anche lei ha in qualche modo “subito” il rinvio dei Giochi Olimpici e Paralimpici al 2021, ma come componente del personale sanitario ha continuato a lottare contro il Covid-19. È stata proprio la sua perseveranza, sia come atleta che come medica, a portarla sulla copertina del Time.

All’inizio dello scorso anno, quando la pandemia è arrivata in Spagna, Rodríguez, che lavora all’Ospedale di Santiago de Compostela, si è messa a disposizione, lavorando alle linee telefoniche per aiutare le persone a capire se avevano necessità di sottoporsi ai test diagnostici e contribuendo alla riabilitazione dei pazienti fiaccati dalla malattia e indeboliti dalla lunga degenza nei reparti di terapia intensiva. Contemporaneamente ha proseguito i suoi allenamenti e, non potendo uscire dall’appartamento che condivideva con due colleghi, ha continuato ad allenarsi a domicilio utilizzando un tapis roulant, una cyclette e altre attrezzature da palestra. In ragione del suo deficit visivo Rodríguez partecipa alle competizioni sportive con il supporto di una guida al suo fianco che ha il compito di spiegarle in tempo reale cosa accede sulla pista. L’atleta e la sua guida sono unite da una corda e affronteranno una sfida che non è solo sportiva nuotando, pedalando e correndo insieme.

Susana Rodríguez, prima donna cieca a divenire medica in Spagna, con il camice bianco, nel suo studio.

Raccontando alcuni dettagli sul duro orario di lavoro durante la pandemia, Rodríguez ha spiegato come sia riuscita a conciliare l’impegno sul fronte sanitario con lo sport: «Penso che lo sport mi abbia aiutato a riprendermi dalle giornate lavorative in piena pandemia, e a tornare e affrontare il giorno dopo al lavoro».

Il periodico digitale «El Español» racconta che Rodríguez ha studiato medicina presso l’Università di Santiago de Compostela nel periodo 2009-2015, ed è stata la prima donna cieca a divenire medica in Spagna. Riguardo invece ai suoi meriti sportivi, Rodríguez è sei volte campionessa di triathlon nella sua categoria in Spagna, ed ha appena vinto la medaglia d’oro ai Mondiali di La Coruña. Come già accennato, la tenace donna sarà a Tokyo 2020, che sono i suoi secondi Giochi dopo le Olimpiadi di Rio nel 2016, dove è una delle favorite alle competizioni di triathlon. In conclusione non resta che fare il tifo per lei. (Simona Lancioni)

 

 

Ultimo aggiornamento il 26 Luglio 2021 da Simona