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Tactum, fare esperienza dell’arte attraverso la danza e il tocco delle mani

Si chiama Tactum, il progetto che prenderà il via dal prossimo autunno al Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze, e si prefigge di far conoscere l’arte attraverso le mani. Gli ideatori del progetto, che coinvolgerà anche la rete Musei Welcome Firenze, sono Agnese Lanza e Giuseppe Comuniello. Esso prevede una fase performativa che si concretizza in una danza, a cui segue un laboratorio tattile aperto al pubblico al quale possono prendere parte persone con o senza disabilità visive.

 

Un momento della performance del progetto Tactum nel quale, attraverso il tocco delle mani, Agnese Lanza e Giuseppe Comuniello percepiscono Pietro, un esemplare di mammut conservato nel Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze.

Si chiama Tactum, il progetto che prenderà il via dal prossimo autunno al Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze, e si prefigge di far conoscere l’arte attraverso le mani. Gli ideatori del progetto, che coinvolgerà anche la rete Musei Welcome Firenze, sono Agnese Lanza e Giuseppe Comuniello. Lanza è una danzatrice contemporanea che si è diplomata al Trinity Laban Conservatoire di Londra, ed ha lavorato con diversi coreografi tra Regno Unito, Italia, Slovenia e Giappone; dal 2017 lavora come assistente di Virgilio Sieni per i progetti dell’Accademia sull’Arte del Gesto, come danzatrice a progetto per Company Blu e come insegnante di danza per bambini e adulti in diversi contesti. Comuniello ha scoperto la danza dopo aver perso la vista, ha studiato diverse tecniche di danza tra cui la Contact Improvisation, la danza classica e la danza contemporanea, ed ha iniziato una sua ricerca personale per trasmettere la danza alle persone con disabilità visiva. La sua collaborazione con Sieni, iniziata nel 2009, gli ha offerto l’occasione di incontrare Lanza.

L’idea del progetto Tactum si deve a Lanza che, diversi anni fa, in occasione di una visita al British Museum di Londra insieme a suo padre, ha pensato che sarebbe stato bello poter apprezzare le opere d’arte toccandole. Il progetto si compone di due fasi: una fase performativa che consiste in una danza eseguita da Lanza e Comuniello con il coinvolgimento di Pietro (un esemplare di mammut conservato nel Museo ospitante), a cui segue un laboratorio tattile aperto al pubblico. Nella performance i corpi dei danzatori si lasciano trasportare dai contorni di ciò che toccano e ne diventano parte. I performer, ripercorrendo ciò che hanno percepito attraverso il corpo, creano una danza nella quale cercano di riproporre le forme, le linee, le curve e di trasmetterne le sensazioni al pubblico presente. Ai laboratori possono prendere parte persone con o senza disabilità visive. I/le partecipanti verranno guidati a toccare le opere insieme ai danzatori per sperimentare una diversa forma di tattilità e discutere sulle differenze fra l’osservazione dell’opera per intero e l’esperienza tattile, che porta alla comprensione dell’opera attraverso l’interiorizzazione di piccoli dettagli. Le esperienze tattili e performative nei musei coinvolti possono mutare di volta in volta in base ai diversi luoghi e alle diverse opere. Esse hanno come valore fondante l’inclusività, intendendo coinvolgere tutti e tutte attraverso l’esperienza tattile. L’obiettivo finale è quello di inserire Tactum nelle visite museali delle scuole. Un breve filmato (2.27 minuti) a cura di Jacopo Jenna esemplifica meglio di qualsiasi parola le suggestioni suscitate dalla danza “tattile”.

Un momento della performance del progetto “Vietato toccare”, realizzata alla Galleria degli Uffizi nel 2018. Agnese Lanza e Giuseppe Comuniello danzano davanti alla statua dell’Arianna dormiente.

Lanza e Comuniello avevano già lavorato assieme nel 2018, in occasione del progetto “Vietato toccare”, un altro esempio di danza “tattile” eseguito alla Galleria degli Uffizi, e dalla Galleria stessa selezionato per celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle persone con disabilità. In questo caso la performance si è sviluppata intorno all’Arianna dormiente, un’importante e imponente scultura romana in marmo del II secolo d. C., collocata nella sala accanto all’Auditorium. Dopo averne appreso le forme, le dimensioni e le caratteristiche del materiale attraverso le mani, i due performer ne proponevano una rielaborazione attraverso il movimento dei propri corpi, creando una coreografia ispirata all’esperienza tattile appena vissuta. Anche in questo caso, alla performance erano seguiti dei laboratori tattili aperti a tutti i/le partecipanti, offrendo loro la possibilità toccare alcune riproduzioni di dipinti messe a disposizione dagli Uffizi per l’occasione. (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

Sito del Museo di Geologia e Paleontologia di Firenze.

Sito della rete Musei Welcome Firenze.

Il breve filmato di promozione del progetto Tactum (2.27 minuti), a cura di Jacopo Jenna, pubblicato nel sito della rete Musei Welcome Firenze.

 

Ultimo aggiornamento il 27 Agosto 2021 da Simona