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Tante iniziative per recuperare il Ca’ Moro, il ristorante galleggiante affondato qualche giorno fa

Aveva lasciato sgomenti l’affondamento, dovuto ad una falla nella carena, del Ca’ Moro, il ristorante galleggiante, avvenuto a Livorno pochi giorni fa. Aveva lasciato sgomenti perché il Ca’ Moro non è un semplice ristorante, è il ristorante gestito dalla cooperativa sociale Parco del Mulino in cui lavorano persone con sindrome di Down. Ma Livorno si riprende in fretta, e nel tempo di poche ore sono già state intraprese diverse iniziative di solidarietà.

 

Un’immagine del Ca’ Moro (fonte: dito del Corriere Fiorentino).

Una falla divenuta sempre più grande nella carena a prua della barca, pare sia stata questa la causa dell’affondamento, il 20 agosto scorso, del Ca’ Moro nella Darsena Vecchia, a Livorno, davanti al monumento dei Quattro Mori. Un affondamento che nemmeno i vigili del fuoco e la capitaneria di porto, prontamente intervenuti, sono stati in grado di scongiurare. Il Ca’ Moro, per chi non lo conoscesse, è il ristorante galleggiante della cooperativa sociale Parco del Mulino in cui lavorano persone con sindrome di Down. Ne scriviamo al presente perché la città si sta già mobilitando con una raccolta fondi e altre iniziative supportate dal Comune di Livorno per non far naufragare il sogno.  È stato Daniele Tornar, fondatore e presidente, dal 2017 al 2019, della cooperativa sociale Parco del Mulino, a parlare di questo progetto come di un sogno, paventando che oltre all’imbarcazione rischiasse di affondare anche il sogno coltivato per anni.

«Lanceremo un appello alla città affinché ci aiuti – aveva detto Tornar a «Livorno Today» – altrimenti il sogno di questi ragazzi rischia di interrompersi qui. Le prospettive sono difficilissime, per togliere l’imbarcazione se potrà, dovrà intervenire Bettarini, che è l’unica realtà su Livorno che ha la possibilità di prenderla, metterla su un pianale e trasportarla in un cantiere, oppure addirittura dovrà essere rimossa pezzo per pezzo. Non ci dimentichiamo che a bordo lavoravano una cuoca, un aiuto cuoca e due camerieri, che vivevano di questo. Se la città non ci aiuta – aveva concluso Tornar – rischia di finire qui».

Era già successo, nel novembre scorso, che il Parco del Mulino facesse appello alla città quando, dopo le chiusure anti-Covid-19, Tornar rivolse ai/alle livornesi un invito per sostenere l’attività della cooperativa, ottenendo in risposta centinaia di ordini per la pizza d’asporto. E la città sta rispondendo anche adesso: l’amministrazione comunale in collaborazione con la Fondazione LEM e il Cortomuso Festival stanno organizzando per il 25 agosto un concerto di beneficenza all’Ippodromo Caprilli a cui, tra gli altri, parteciperà, anche il famoso artista livornese Enrico Nigiotti; è stata attivata una raccolta fondi denominata “Salviamo il lavoro dei ragazzi del Ca’ Moro” ospitata sulla piattaforma GoFundMe; c’è la possibilità di contribuire attraverso un bonifico all’Iban IT17S0200813909000103487785 (specificando come causale “Salviamo il lavoro dei ragazzi del Ca’Moro”), o, ancora, andando a mangiare la pizza al Parco del Mulino. Insomma, quando la solidarietà chiama, di solito Livorno risponde. (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

Sito della cooperativa sociale Parco del Mulino.

Pagina Facebook del Parco del Mulino.

 

Ultimo aggiornamento il 23 Agosto 2021 da Simona