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Toscana, fondi per favorire la domiciliarità delle persone non autosufficienti

La Regione Toscana ha varato una serie di misure finalizzate a favorire la permanenza presso la propria abitazione, o di farci ritorno in modalità assistita, alle persone non autosufficienti. Tre le azioni previste: servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio, percorsi per la cura ed il sostegno familiare di persone affette da demenza, e ampliamento del servizio di assistenza familiare. Poco più di 13 milioni la copertura complessiva prevista per gli anni 2021 e 2022.

 

Primo piano delle mani di una donna anziana in sedia a rotelle sulle quali è poggiata la mano della donna più giovane che la affianca.

Con la Delibera n. 604 del 31 maggio 2021 la Giunta Regionale Toscana, ha approvato gli elementi essenziali per la pubblicazione di un avviso pubblico finalizzato al sostegno dell’assistenza socio-sanitaria domiciliare per persone non autosufficienti (tali elementi essenziali sono descritti nell’Allegato A della stessa Delibera). La misura è finanziata attingendo al Fondo di Sviluppo e Coesione ed ha un importo complessivo di 13.033.341 euro per gli anni 2021 e 2022. I soggetti ammessi alla presentazione di progetti sono le Società della Salute e, ove non costituite, il soggetto pubblico espressamente individuato dalla Conferenza zonale dei sindaci nell’ambito delle convenzioni per l’esercizio delle funzioni di integrazione sociosanitaria.

L’intervento intende dare continuità alle due precedenti iniziative finanziate dalla Regione: “Sostegno alla domiciliarità per persone con limitazione dell’autonomia” (approvato con D.D 11439 del 19/6/2019) e “Potenziamento dei servizi di continuità assistenziale –buoni servizio per sostegno alla domiciliarità (approvato con D.D 12305 del 16/11/2016).
L’obiettivo principale è quello di favorire la permanenza presso la propria abitazione, o di farci ritorno in modalità assistita, alle persone non autosufficienti, o che si trovano in una condizione di temporanea limitazione dell’autonomia – anche dovuta alla malattia da Covid 19 –, o a rischio di non autosufficienza.
Gli interventi prevedono per ogni destinatario un Piano individualizzato formulato dai Servizi specialistici competenti.
Le prestazioni e i servizi – erogabili attraverso Buoni Servizio – svolgono una funzione aggiuntiva e non sostitutiva rispetto agli ordinari servizi previsti dai livelli essenziali di assistenza, ed avranno una durata di 18 mesi a partire dal loro avvio. Ad un singolo destinatario non potrà essere assegnato più di un Buono servizio nel periodo di validità del progetto.
Le azioni finanziate sono tre: servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio, percorsi per la cura ed il sostegno familiare di persone affette da demenza, e ampliamento del servizio di assistenza familiare.

Servizi di continuità assistenziale ospedale-territorio
L’intervento si inserisce nell’ambito dei percorsi di continuità assistenziale ospedale-territorio. Per ogni potenziale destinatario l’Agenzia di continuità ospedale –territorio (ACOT) predisporrà – preliminarmente alle dimissioni ospedaliere o da strutture pubbliche – un Piano individualizzato formulato sulle base delle specifiche necessità rilevate e l’elenco delle attività che potranno essere attivate presso il domicilio.
Il Piano individualizzato potrà prevedere la combinazione di più tipologie di intervento per un ammontare che può variare da un minino di 1.500 ad un massimo di 3.000 euro per ciascun destinatario.

Percorsi di cura e di assistenza a persone affette da demenza e ai loro familiari
L’Azione favorisce l’accesso a servizi anche innovativi di carattere socio-assistenziale a persone con disturbi cognitivi e servizi di sostegno alle loro famiglie, per garantire una reale possibilità di permanenza presso il proprio domicilio e all’interno del proprio contesto di vita.
Il destinatario, preso in carico e valutato dalla UVM zonale (unità di valutazione multidisciplinare), riceverà un Piano individualizzato che potrà prevedere la combinazione di diverse tipologie di prestazioni consentendo la composizione di un pacchetto di interventi il cui ammontare può variare da un minimo di 3.000 a un massimo 4.000 euro, erogabili attraverso un Buono servizio.

Ampliamento del servizio di assistenza familiare
L’azione finanzia l’erogazione di contributi economici alla spesa per un “assistente familiare” regolarmente assunto con contratto a tempo indeterminato. L’obiettivo dell’intervento è quello di ampliare il servizio di assistenza familiare e promuovere l’occupazione regolare.
L’Azione è rivolta a persone anziane ultra 65enni (ovvero di età inferiore ai 65 anni nel caso di persone con patologie degenerative assimilabili al decadimento cognitivo) che presentano un elevato bisogno assistenziale.
Il contributo è erogato dai Soggetti attuatori attraverso un Buono servizio il cui ammontare mensile può variare da 200 a 800 euro a seconda della condizione economica del destinatario verificata attraverso l’attestazione ISEE (indicatore della situazione economica equivalente). (S.L.)

 

Normativa di riferimento:
Delibera della Giunta Regionale Toscana del 31 maggio 2021, n. 604, Fondo di Sviluppo e Coesione: approvazione elementi essenziali per la pubblicazione di un avviso pubblico finalizzato al sostegno ai servizi di cura domiciliari. Allegato A (Elementi essenziali).

 

Ultimo aggiornamento il 9 Giugno 2021 da Simona