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Una passeggiata solidale con i bastoni bianchi per dire no alle violenze contro le donne

di Simonetta Cormaci

Lo spirito di solidarietà è connaturato all‘UICI (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti), per questo non deve stupire che la Sezione UICI di Catania l’abbia voluta esprimere nei confronti delle donne e delle ragazze vittime di violenze fisiche, psicologiche e di femminicidi, partecipando ad una passeggiata solidale, e portando il corpo e la voce delle donne con disabilità, anch’esse troppo spesso bersaglio di violenze, discriminazioni e stereotipi. È accaduto a Catania, lo scorso 25 novembre, nella ricorrenza della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, e ce lo ha raccontato Simonetta Cormaci, che ringraziamo. (Simona Lancioni)

 

Una foto di gruppo sulla panchina rossa, in piazza Cavour, a Catania, dove le donne delle sezioni locali dell’UICI e dell’UDI si sono incontrate per dire no alla violenza sulle donne.
Una foto di gruppo sulla panchina rossa, in piazza Cavour, a Catania, dove le donne delle sezioni locali dell’UICI e dell’UDI si sono incontrate per dire no alla violenza sulle donne.

Catania, 25 novembre 2018 – A seguito della ratifica del Secondo Manifesto sui diritti delle Donne e delle Ragazze con Disabilità nell’Unione Europea, deliberata dalla Sezione UICI di Catania (Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti) e dalla Sede Nazionale, noi donne della sezione catanese ci siamo attivate per celebrare la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. Durante l’assemblea di sezione del 17 novembre scorso avevamo lanciato la proposta di una passeggiata solidalecon i bastoni bianchi per farci sentire e vedere – partendo dalla panchina rossa posizionata nella piazza Cavour per arrivare alla manifestazione organizzata in centro città dall’associazione “La città felice” e dalla rete “La Ragna Tela”. Si trattava di percorrere un tragitto di circa 800 mt. lungo l’arteria principale della città, Via Etnea, uscendo da quella invisibilità sociale di cui spesso soffriamo in quanto disabili, e dando invece un segno tangibile della nostra presenza solidale. Nonostante l’iniziativa si presentasse come una novità rispetto alle nostre più consuete attività abbiamo avuto diverse adesioni.

Alla panchina rossa ci siamo ritrovate con alcune socie ed amiche, fra cui Giovanna Crivelli, responsabile dell’UDI di Catania (Unione Donne in Italia), che ha scattato le foto che vedete, ed anche un amico. Da quella panchina rossa, simbolo di tante donne vittime di femminicidio, simbolo dolente e purtroppo attualissimo (sono almeno settanta le donne uccise in Italia dall’inizio dell’anno, più di tremila dal 2010 ad oggi), abbiamo detto il nostro no alle violenze e ci siamo incamminate. All’arrivo in piazza abbiamo trovato anche la nostra presidente Rita Puglisi, ed altre amiche e amici che avevano aderito.

Nella piazza Stesicoro (cuore della Via Etnea) era stato allestito un “red carpet” dove poter sfilare e esprimere un commento a carattere sociale, politico oppure recitare versi o altro di artistico secondo il proprio estro.

Un momento dell’intervento di Simonetta Cormaci sul red carpet allestito per la manifestazione del 25 novembre 2018.
Un momento dell’intervento di Simonetta Cormaci sul red carpet allestito per la manifestazione del 25 novembre 2018.

Siamo state accolte con calore, abbiamo firmato una petizione per intitolare strade o piazze o parchi a donne vittime di femminicidio. Quindi abbiamo espresso la nostra testimonianza. Chi scrive, a nome delle socie e soci, ha presentato la solidarietà alle donne e le ragazze vittime di violenze fisiche o psicologiche o di discriminazioni e stereotipi. Infatti, in quanto disabili, siamo esposte a pregiudizi e stereotipi, e conosciamo per esperienza personale cosa significhi subire continui attacchi alla nostra dignità. A ciò si aggiunge che le donne disabili spesso subiscono tante violenze che restano impunite per l’impossibilità di chiedere aiuto e denunciare. Un aspetto mortificante è essere considerate/i solo beneficiari di assistenze e provvidenze, mentre noi siamo persone con piena dignità e nella nostra umanità vogliamo essere protagoniste di un cambiamento culturale che consideri le persone disabili soggetti attivi, responsabili, risorse a tutti gli effetti, cittadine e cittadini consapevoli!

La nostra presidente è intervenuta evidenziando come la solidarietà sia connaturata all‘UICI, portando ad esempio come tra i servizi che vengono offerti alla collettività vi sono anche le visite oculistiche di prevenzione eseguite da specialisti esperienti e competenti, ma a prezzi sociali, tali da essere alla portata anche delle persone economicamente svantaggiate.  Puglisi ha proseguito il suo intervento annunciando l’imminente apertura dell’ambulatorio oculistico pediatrico in convenzione con l’Ospedale San Raffaele di Milano, un ulteriore esempio di concreta solidarietà messa al servizio delle bambine e dei bambini della nostra città.

Infine dopo aver attraversato il red carpet tra gli applausi dei presenti, il nostro gruppo si è sciolto portando nel cuore la gioia di aver testimoniato il nostro no ad ogni forma di violenza e con l’auspicio che ogni donna in pericolo possa chiedere e trovare sempre aiuto, ascolto, protezione, sostegno.

 

Per approfondire: 

L’UICI ratifica il Manifesto delle Donne con Disabilità e si mobilita contro la violenza, «Informare un’h», 14 novembre 2018.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento: 27 novembre 2018

Ultimo aggiornamento il 27 Novembre 2018 da Simona