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Toscana, tante le criticità incontrate dalle persone fragili nell’assistenza sanitaria e nelle vaccinazioni

Le numerose segnalazioni e proteste ricevute Habilia Onlus, Associazione di paratetraplegici e altri disabili motori di Firenze, hanno indotto la stessa a rivolgersi direttamente a Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, con una lettera aperta nella quale si chiedono interventi urgenti in materia di assistenza sanitaria territoriale (che si è dimostrata inadeguata durante la pandemia), e di vaccinazione delle persone fragili e dei/delle loro caregiver. Riproponiamo di seguito la lettera firmata da Vito D’Aloisio, presidente di Habilia, e da tutto il Comitato direttivo.

 

Un’operatrice sanitaria aspira il contenuto di una fiala di vaccino anti-Covid-19 con una siringa.

Egregio Presidente,
le molte segnalazioni e proteste che abbiamo ricevuto fino ad oggi, ci hanno spinto a scriverle questo appello affinché con tutta la Giunta ed il Consiglio prendiate provvedimenti al fine di risolvere situazioni gravissime, anche sotto il profilo dei diritti umani.

Primo in ordine di tempo e non d’importanza, è l’assistenza sanitaria territoriale che si è dimostrata inadeguata in questa pandemia, in particolare per quanto riguarda le persone fragili, comprese quelle con disabilità.
Abbiamo casi di persone disabili rimaste sole perché sono stati ricoverati i familiari e i caregiver, disperate perché gli ospedali non riescono a far fronte alle loro necessità assistenziali legate alla disabilità.
Perciò chiediamo che venga attivato immediatamente un servizio di assistenza con personale adeguatamente provvisto di dispositivi di protezione individuale che possa recarsi a domicilio, sollevando le persone fragili dall’ansia dell’abbandono in caso di positività loro o di qualche altra persona con cui sono venuti in contatto.
Il ricovero deve essere attuato solamente in caso di gravissime condizioni di salute dato che per queste persone le residenze sanitarie e gli ospedali non sono adeguatamente attrezzati e preparati ad accoglierli.
Non deve essere esclusa l’opportunità di potere dotare, quando possibile, gli assistenti o caregiver di tutta l’attrezzatura di protezione necessaria in modo tale da poter continuare a restare vicino ai propri cari o assistiti.

Secondo punto la questione della vaccinazione delle persone fragili.
È già grave il fatto che il ministro della Salute Roberto Speranza non abbia messo, fin dall’inizio, la vaccinazione delle persone cosiddette fragili (tra cui anche quelle con disabilità) tra le priorità del Piano Vaccinale.
La lodevole decisione della Giunta Regionale Toscana di compensare questa grave mancanza con modifiche alle indicazioni nazionali del Piano di vaccinazione, nell’attuazione si è dimostrata tardiva e fallimentare.
Lo dimostrano come esempio lampante i gravi difetti del programma di gestione delle prenotazioni on line.
Basterebbe citare in un elenco non esaustivo le problematiche che ci hanno segnalato i nostri soci, come l’impossibilità di prenotare ed eseguire la vaccinazione contemporanea delle persone fragili e dei loro conviventi/caregiver, o quella di candidarsi come riserva a seguito della registrazione fatta nei giorni precedenti, o ancora i gravi problemi per le prenotazioni on line con messaggi contraddittori e confusionari, sfociati in una gestione discutibile delle priorità all’interno della categoria dei fragili.

Quindi ribadiamo le nostre richieste:
Accelerazione e priorità alle vaccinazioni delle persone fragili contemporaneamente ai loro caregiver o assistenti.
Attivazione immediata di una rete di supporto alle persone fragili che permetta loro di rimanere presso il proprio domicilio dotando di un’attrezzatura idonea per la protezione personale chi le assiste e l’eventuale possibilità di avere persone esterne che coprano i bisogni assistenziali fino alla totale negatività del tampone loro e dei loro caregiver.
Garantire che le risorse del Recovery Fund siano destinate, come ha affermato il ministro Speranza in televisione alla trasmissione Che tempo che fa sabato 10 aprile, a potenziare l’assistenza sanitaria e domiciliare territoriale riducendo al minimo le necessità di ricorrere al pronto soccorso o al ricovero ospedaliero durante e dopo la pandemia di Covid 19, quindi anche in regime di normalità.

 

Per informazioni: info@associazionehabilia.it

 

Vari anche:

Habilia Onlus, Associazione di Paratetraplegici e altri disabili motori.

Ultimo aggiornamento il 15 Aprile 2021 da Simona