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Ad Ancona un importante incontro formativo sulla salute delle donne con disabilità

Lo scorso 13 ottobre si è tenuto nel capoluogo marchigiano un importante incontro formativo dal titolo “Sessualità, corpo e salute delle donne con disabilità: incontro di consapevolezza”. L’iniziativa è stata promossa dall’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) – Consultorio Familiare, dal Comune di Ancona e dalla Rete Città Sane. L’evento rappresenta il secondo step all’interno di un percorso intrapreso nell’agosto 2022 allo scopo di promuovere l’accessibilità degli ambulatori ginecologici del territorio di Ancona.

Collage di quattro immagini di donne con disabilità: una donna sorda che comunica con la lingua dei segni, una con sindrome di Down che sorride appoggiata ad un piano con le braccia incrociate, una bambina di quattro-cinque anni in sedia a rotelle, con vestiti allegri e due enormi occhiali alla moda, ed una giovane cieca in una specie di parco che si appresta a scendere qualche gradino con l’ausilio di un bastone bianco.

Lo scorso 13 ottobre si è tenuto nel capoluogo marchigiano un importante incontro formativo sui temi della salute sessuale e riproduttiva delle donne con disabilità. “Sessualità, corpo e salute delle donne con disabilità: incontro di consapevolezza”, questo il titolo dell’iniziativa promossa dall’Azienda Sanitaria Territoriale (AST) – Consultorio Familiare, dal Comune di Ancona e dalla Rete Città Sane (un progetto promosso dall’Organizzazione Mondiale della Sanità – OMS) che si è svolta nella sala consiliare del Comune ospitante.

L’evento rappresenta il secondo step all’interno di un percorso intrapreso nell’agosto 2022 allo scopo di promuovere l’accessibilità degli ambulatori ginecologici del territorio di Ancona. Tale percorso prevede l’individuazione delle sedi attuative, la definizione delle modalità operative, e, appunto, la realizzazione di percorsi formativi rivolti al personale sanitario finalizzati a contrastare i pregiudizi che ancora persistono anche in questo ambiente riguardo alle ragazze e alle donne con disabilità, ad aumentare la consapevolezza dei loro bisogni e dei loro diritti, e favorire la salute sessuale e riproduttiva delle stesse donne con disabilità. All’incontro hanno preso parte una settantina di persone tra educatori/trici professionali, infermieri/e, medici/mediche, ostetrici/che, psicologi/che e assistenti sociali.

«Un incontro per acquisire consapevolezza – ha spiegato Manuela Caucci, assessora ai Servizi Sociali, al Welfare, alle Politiche dell’Integrazione e Socio-Sanitarie, nonché al Rapporto con le Aziende Ospedaliere e Sanitarie, intervenuta all’evento –, come tappa di un percorso che permetta di garantire una medicina di genere più inclusiva, rendendo di fatto accessibili a più livelli – architettonico, comunicativo e sensoriale – i luoghi deputati alla cura delle donne, e che consenta di creare una rete funzionale tra il territorio-ospedale e il Comune di Ancona».

All’incontro Valeria Bezzeccheri, medica chirurga, specialista in Ostetricia e Ginecologia, referente del Consultorio Familiare promotore, ha fatto il punto sull’attuale situazione dei servizi per la prevenzione, l’assistenza e la cura delle donne con disabilità nella città di Ancona; mentre Marta Migliosi, attivista con disabilità e conigliera della UILDM Nazionale (Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare), ha testimoniato le maggiori difficoltà delle ragazze e delle donne con disabilità rispetto alle altre donne nell’accedere ai servizi sanitari.

Uno dei momenti centrali dell’evento è stato quello dedicato alla conoscenza dell’esperienza virtuosa dell’ambulatorio ginecologico accessibile “Il Fior di Loto”, nato nel 2014 dalla collaborazione tra l’Associazione Verba e l’ASL Città di Torino – Consultori familiari, come parte del progetto Prisma, che si rivolge a tutti i cittadini con disabilità a rischio di discriminazione multipla. Questa importante esperienza è stata illustrata da Alessia Gramai, psicoterapeuta e sessuologa dell’Associazione Verba, e Cristina Biglia, ginecologa dei Consultori Familiari ASL Città di Torino. In specifico le due professioniste hanno trattato dell’organizzazione dell’ambulatorio ostetrico-ginecologico dedicato alle donne con disabilità, dell’approccio alla prevenzione ginecologica, dei tabù e dei pregiudizi che ancora ostacolano l’espressione del diritto ad una vita sessuale e affettiva delle donne con disabilità, e di contraccezione e gravidanza nella donna con disabilità. (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 17 Ottobre 2023 da Simona