Menu Chiudi

Bologna, consegnati tre alloggi per consentire a donne, anche disabili, di uscire dalla violenza

In virtù di una collaborazione tra l’ACER (Azienda delle case popolari della Provincia di Bologna) e l’Associazione MondoDonna, attiva sul territorio nel contrasto alla violenza di genere, nei giorni scorsi sono stati consegnati tre alloggi per agevolare l’uscita da percorsi di violenza di queste tre tipologie di utenti: donne con grave disabilità, donne monogenitoriali con figli, donne sole con progetto di co-abitazione. Gli appartamenti sono stati scelti a partire dalle caratteristiche delle donne che ne usufruiranno.

Fotografia di una casa rossa col tetto spiovente e gli infissi bianchi, situata su un’altura verdeggiante. La fotografia è scattata dal margine di una strada sterrata seminascosta da dei fiori selvatici bianchi (foto di Luke Stackpoole su Unsplash).

La consegna delle chiavi del primo dei tre appartamenti messi a disposizione per donne che hanno intrapreso un percorso si uscita dalla violenza è avvenuta il 22 novembre scorso, volutamente a ridosso del 25 novembre, data in cui si celebra la “Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne”. Un gesto simbolico e tangibile insieme che suggella la collaborazione tra l’Azienda delle case popolari della Provincia di Bologna (ACER, Azienda Casa Emilia-Romagna) e l’Associazione MondoDonna, attiva sul territorio nel contrasto alla violenza di genere, per l’occasione rappresentate dai due presidenti, rispettivamente: Marco Bertuzzi e Loretta Michelini. Alla cerimonia erano presenti anche altre due figure che hanno sostenuto il progetto sin dalle fasi iniziali: Emily Clancy, vicesindaca con delega alle Politiche abitative, e Simona Lembi, responsabile del Piano per l’uguaglianza della Città metropolitana di Bologna.

E se già questa sarebbe una notizia, ciò che ne accresce l’interesse è il fatto che «gli alloggi sono stati scelti per le loro caratteristiche conformi o conformabili alla progettualità di MondoDonna Onlus per agevolare l’uscita da percorsi di violenza di queste tre tipologie di utenti: donne con grave disabilità, donne monogenitoriali con figli, donne sole con progetto di co-abitazione», come si legge nel sito della Città metropolitana di Bologna.

«Per uscire da un percorso di violenza, una donna ha bisogno di poter contare su condizioni precise: accedere ad un centro antiviolenza, che può mettere a disposizioni le sue professionalità e poter usufruire di altri aiuti concreti che le permettano di accedere ad un lavoro e ad una casa», ha dichiarato Loretta Michelini. «Gli aiuti della Regione Emilia-Romagna, l’aiuto del reddito di libertà e l’accesso ad un alloggio ad un prezzo calmierato possono garantire ad una donna che ha subito violenza una rinascita. La convenzione sottoscritta fra Acer e MondoDonna Onlus va esattamente in questa direzione».

«Questa iniziativa va nella direzione di promuovere l’autonomia delle donne in uscita dalle violenze subite nelle relazioni di intimità. – fa eco Emily Clancy, che prosegue – Sappiamo bene che una delle modalità con cui questa violenza si esprime e, al tempo stesso, un mezzo per reiterarla, è sicuramente il ricatto economico, la sottrazione materiale dei mezzi per rendersi autonome, specie in presenza di figli. La casa è dunque un presidio fondamentale perché i percorsi di uscita dalla violenza non si interrompano forzosamente e siamo felici come Amministrazione di poter favorire accordi come quello tra Acer e MondoDonna e speriamo di poterne siglare altri in futuro».

«L’iniziativa di Acer e MondoDonna è molto preziosa e segna un nuovo passo nelle azioni di contrasto alla violenza di genere. – osserva, dal canto suo, Simona Lembi – Il progetto non si limita ad assegnare ambienti alle donne che hanno subito violenza, è soprattutto un percorso per l’accompagnamento all’autonomia abitativa fatto di azioni che segnano passi in avanti nella ridefinizione di un nuovo progetto di vita per donne, con o senza figli. Quella dell’autonomia abitativa è una delle sfide previste dal Piano per l’Uguaglianza della Città metropolitana adottato a luglio dal Consiglio dell’Ente. L’esperienza di Mondo Donna con Acer sarà quindi di grande ispirazione per un lavoro che intendiamo condividere coi 55 Comuni del territorio e con tutti i centri antiviolenza dell’area metropolitana».

«Il sostegno alle persone più fragili è da sempre nel nostro DNA e un progetto come questo è del tutto in linea con i nostri scopi statutari e istituzionali. – conclude Marco Bertuzzi – Siamo ben consapevoli che l’autonomia abitativa è un primo essenziale passo per uscire da situazioni di violenza e dai maltrattamenti in famiglia. Per questo abbiamo messo a disposizione tre alloggi di proprietà di Acer, che vogliamo rappresentino per queste donne l’ingresso in una nuova vita e la riconquista della propria autonomia e della sicurezza». (S.L.)

 

FonteUfficio Comunicazione ACER Bologna

Per informazioni: comunicazione@acerbologna.it

 

Vedi anche:

ACER – Azienda Casa Emilia-Romagna.

Associazione MondoDonna.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 13 Dicembre 2022 da Simona