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Classificazione internazionale sul funzionamento, la disabilità e la salute (ICF)

Un importante atto dell´Organizzazione Mondiale della Sanità

E´ stata presentata a Trieste, il 17-20 aprile 2002, la nuova "Classificazione Internazionale sul Funzionamento, la Disabilità e la Salute" (ICF), elaborata dall´Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), che dovrà sostituire le ormai datate classificazioni di disabilità e handicap (ICIDH) proposte dalla stessa OMS negli anni ´80.
Si tratta di una nuova classificazione alla cui elaborazione, validazione e stesura hanno collaborato ben 65 Paesi, un importante documento che modifica i criteri di accertamento della disabilità passando da un modello medico ad uno di tipo sociale. Da un punto di vista culturale l´elemento innovativo più rilevante consiste nel partire dalle abilità possedute dalla persona (ossia dal "cosa può fare"), e non dalle sue inabilità (ciò che non può fare). Un´impostazione che mira a conferire un´impronta positiva a tutto il percorso di valutazione che non si esaurisce nel singolo individuo, ma che coinvolge anche l´ambiente in cui è inserito. In specifico, d´ora in poi, l´accertamento della disabilità dovrà tenere conto delle relazioni tra le funzioni del corpo e le più importanti attività che esso è chiamato a svolgere. Si dovrà inoltre tener conto del livello di partecipazione (un indicatore che considera il grado di inclusione sociale delle persone con disabilità), e dei fattori contestuali che facilitano o inibiscono la fruizione dei diritti. Proprio la considerazione dei fattori ambientali consentirà di predisporre interventi mirati in grado di favorire una reale integrazione delle persone disabili, ma richiederà un importante lavoro di scambio, di collaborazione tra figure professionali diverse.

Sul sito http://www.who.int/home-page è possibile trovare diverse versioni della classificazione nelle lingue inglese, francese e spagnolo.

Ultimo aggiornamento il 24 Aprile 2012 da roberto