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Come parlare delle donne con disabilità

Muschio selvaggio” è un podcast trash condotto dal noto rapper Fedez e dallo youtuber Luis Sal. La puntata 104, andata in onda il 14 novembre 2022, ha avuto come ospite Emanuel Cosmin Stoica, un tiktoker con disabilità. Stile informale, approssimazione, approccio da “quattro amici al bar”, profluvio di affermazioni abiliste perché tanto stanno scherzando. Scherzano anche sulle donne con disabilità, che loro chiamano “disabili donne” (dove donne è trattato come aggettivo qualificativo), e che vengono dipinte come sessualmente passive. Ben volentieri diamo spazio alle considerazioni espresse in merito dall’Associazione UILDM, che all’intersezione di genere e disabilità ha sempre prestato attenzione. (S.L.)

Fedez, Luis Sal e Emanuel Cosmin Stoica nella puntata 104 del podcast “Muschio selvaggio” (14 novembre 2022).

Come UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare – desideriamo condividere alcune riflessioni in merito alla puntata 104 del podcast “Muschio selvaggio” con Fedez, Luis Sal e Emanuel Cosmin Stoica.

Non ci è piaciuto l’approccio superficiale e generalizzante su sessualità e affettività riferito in particolare alle donne e alle donne con disabilità.

Riteniamo siano state usate parole non appropriate e toni poco rispettosi della vita delle persone e delle scelte individuali. Non si tratta solo di non aver compreso l’ironia e di non saper stare allo scherzo.

Sessualità e affettività sono aspetti che fanno parte della vita delle persone, di tutte le persone, e in quanto tali è fondamentale parlarne con rispetto, empatia e molta delicatezza per non snaturare il loro senso più profondo.

I toni e le espressioni utilizzati durante la trasmissione veicolano un tipo di pensiero che sottintende l’idea di una donna oggetto messa in una posizione subordinata all’uomo, cosa che non fa altro che alimentare quella cultura che porta alla violenza di genere e alla violenza sessuale.

In una relazione affettiva e sessuale il rapporto deve essere paritario e deve nascere da una scelta condivisa da entrambi i partner. Posto con la modalità della trasmissione, diventa un messaggio che fa male a tutte le donne, e la disabilità in questo caso diventa un’aggravante. Siamo certi che si possono trattare questi temi anche con ironia, ma un’ironia intelligente e che abbia attenzione all’ascoltatore e al messaggio che fa passare.

All’interno del Gruppo Donne UILDM ci siamo spesso confrontate su sessualità e accettazione di sé e di corpi “non conformi” secondo i canoni fisici ed estetici tradizionali. Questi percorsi sono molto faticosi e dolorosi e certamente una risata sguaiata e lo scherzo non sono il metodo migliore per affrontarli.

Si avvicina la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne e, come portatori e portatrici di interesse, ci preme sottolineare come la donna con disabilità sia vittima di discriminazioni multiple, in quanto donna e in quanto persona con disabilità. Spesso è difficile uscire dalla violenza per mancanza di strumenti adeguati ad affrontarla. Ancora più spesso è complicato riconoscere di essere vittime di violenza.

Le parole sono le prime forme di violenza e possono ferire profondamente.

Pensiamo che un cambiamento verso una società più inclusiva, che accetta le differenze e non se ne fa gioco, possa avvenire partendo dalle parole: dal nome che diamo alle cose e dallo stile della nostra comunicazione, più attenta, equilibrata, pensata.

 

Fonte: comunicato dell’Ufficio stampa UILDM

 

Per informazioni: Alessandra Piva Chiara Santato e-mail: uildmcomunicazione@uildm.it

 

Vedi anche:

UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare.

Pagina facebook del Gruppo Donne UILDM.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 24 Novembre 2022 da Simona