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CONFAD torna a chiedere alla politica riconoscimento e tutele per i caregiver

«La legislatura che si avvia a conclusione non è stata affatto positiva per il mondo delle famiglie con disabilità», dichiara il Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità in un comunicato diramato in vista delle prossime elezioni. Un documento nel quale ribadisce la propria priorità: «il riconoscimento della figura del Caregiver Familiare, ossia di chi si prende cura in ambito domestico di un congiunto non autosufficiente, ovvero l’affermazione dei suoi diritti e delle sue tutele».

Un caregiver supporta nei movimenti una giovane donna allettata.

Amarezza e delusione per le politiche poste in essere negli ultimi governi in materia di disabilità e di riconoscimento della figura del caregiver familiare sono i toni prevalenti del comunicato diramato dal Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità (CONFAD) per ribadire le proprie proposte in vista delle prossime elezioni.

«La legislatura che si avvia a conclusione non è stata affatto positiva per il mondo delle famiglie con disabilità: abbiamo visto l’iter della proposta di legge sui caregiver familiari [Disegno di Legge A.S. n. 1461, N.d.R.] naufragare nell’indifferenza generale, l’approvazione della legge delega sulle disabilità [Legge 227/2021, N.d.R.], che di fatto non contiene alcuna misura concreta per le persone con disabilità e che, nell’attesa di verificare quale sarà la ratio dei decreti attuativi […], non ha nemmeno contemplato la figura dei caregiver familiari, declassati alla generica e frustrante definizione di “chi rappresenta la persona con disabilità“, rinnegando addirittura una terminologia specifica», si legge nel comunicato. E la valutazione non è migliore riguardo all’assegno unico universale, definito come «un’inaccettabile ed ingiusta penalizzazione per tante, troppe famiglie con disabilità».

Il problema, prosegua il Coordinamento, è stata l’insufficiente attenzione a questi temi da parte degli ultimi tre Governi che si sono succeduti, insufficiente attenzione aggravata «dall’inconsistenza del Ministero della Disabilità che, per l’ennesima volta, ha dato dimostrazione delle sua sostanziale inutilità».

Con siffatte premesse, cosa aspettarsi dalle prossime elezioni? Si chiedono dal Coordinamento, mentre osservano che «come al solito, la disabilità è un tema accessorio rispetto ad argomenti afferenti il mondo dei diritti civili», come se le disabilità e i diritti caregiver familiari fossero ormai un «argomento concluso su cui non lavorare e nemmeno dibattere».

«Invece noi siamo qui. Insistiamo – puntualizza il CONFAD –, perché i diritti per le persone con disabilità e i caregiver familiari non sono affatto garantiti». E dunque, «senza voler rinunciare ad attenzionare scuola, inclusione, accessibilità, servizi, sport, turismo per le persone con disabilità», il Coordinamento ribadisce che la sua principale battaglia «è il riconoscimento della figura del Caregiver Familiare, ossia di chi si prende cura in ambito domestico di un congiunto non autosufficiente, ovvero l’affermazione dei suoi diritti e delle sue tutele». E rispetto a questo tema si aspetta «serietà, responsabilità e concretezza». (S.L.)

Per informazioni: segreteria@confad.eu

 

Vedi anche:

CONFAD – Coordinamento Nazionale Famiglie con Disabilità.

 

Ultimo aggiornamento il 2 Settembre 2022 da Simona