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Consulta di Massa Carrara, ancora un appello in tema di vaccinazioni anti-Covid e disabilità

Pesanti ritardi nella vaccinazione delle persone disabili in ambito familiare, e nessuna considerazione dei/delle caregiver: sono queste le lacune evidenziate dalla Consulta Provinciale delle Persone con Disabilità di Massa Carrara nel programma delle vaccinazioni anti-Covid della Regione Toscana. Da ciò l’invito ad intervenire rivolto ai vertici regionali.

 

Un flacone contenete il vaccino anti Ccvid-19 ed una siringa.

Dopo le richieste avanzate nei mesi scorsi, la Consulta Provinciale delle Persone con Disabilità di Massa Carrara torna a rivolgersi al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, e alle altre autorità competenti, per lanciare un nuovo appello in tema di vaccinazioni anti-Covid per le persone con disabilità.

La Consulta, attraverso il suo presidente Pier Angelo Tozzi, aveva richiesto alla Regione Toscana di inserire le persone con disabilità che vivono in ambito domestico, chi presta loro assistenza e quanti frequentano i centri diurni, tra i soggetti da vaccinare prioritariamente, al pari degli/delle ospiti delle RSA (Residenze sanitarie assistenziali) e delle RSD (Residenze assistenziali per disabili). Nel programma regionale delle vaccinazioni anti-Covid le persone con disabilità sono state inserite nella seconda fase, sotto la voce “persone estremamente vulnerabili”, tuttavia, osserva Tozzi, che se solo in questi giorni stanno partendo le vaccinazioni per gli ospiti dei centri diurni, non altrettanto si può dire per le persone disabili in ambito familiare, mentre la vaccinazione dei/delle caregiver non è considerata.

«Ritardi e dimenticanze ingiustificabili – sottolinea Tozzi –, che sembrano ignorare che, per le persone con disabilità complesse, le complicanze legate al Covid-19 rappresentano nel 65% dei casi motivo di decesso (contro il 35 % delle persone senza disabilità). Un dato drammatico a comprova di quanto sia compromettente dilatare i tempi della vaccinazione».

Il tema della vaccinazione dei/delle caregiver è di estrema rilevanza. Scrive, a tal proposito, Tozzi: «medesima attenzione meritano i/le caregiver, considerando, tra le altre cose, che queste figure si fanno carico di compiti e responsabilità di competenza delle Istituzioni, in caso di un loro contagio chi prenderebbe il loro posto? Vaccinare i/le caregiver significa, inoltre, proteggere le stesse persone disabili con cui vivono a stretto contatto. Purtroppo nel programma di vaccinazione della Regione Toscana queste necessità non sono considerate».

Questa, dunque, la conclusione: «la Regione Toscana non può permettere che questa assurda lacuna vada a creare una discriminazione tra coloro che vivono una situazione di fragilità. Per questo restiamo davvero fiduciosi che le problematiche sollevate trovino una sollecita soluzione». (Simona Lancioni)

 

Per approfondire:

Toscana, vaccinazioni anti-Covid e persone con disabilità, «Informare un’h», 12 febbraio 2021.

Dalla Consulta di Massa Carrara un ulteriore appello per la vaccinazione anti-Covid delle persone con disabilità, «Informare un’h», 7 gennaio 2021.

 

Ultimo aggiornamento il 24 Febbraio 2021 da Simona