Menu Chiudi

Dalla Consulta di Massa Carrara un ulteriore appello per la vaccinazione anti-Covid delle persone con disabilità

È indirizzato direttamente a Eugenio Giani, presidente della Regione Toscana, e agli assessori regionali competenti, l’accorato appello rivolto dalla Consulta Provinciale delle Persone con Disabilità di Massa Carrara affinché le persone con disabilità siano incluse prioritariamente nella campagna di vaccinazione anti-Covid. Una richiesta in linea con altre analoghe sollevate da molte associazioni di persone con disabilità.

 

Un’opera del pittore americano Stephen Howard ritrae alcuni alberi stilizzati inclinati dal vento.

È indirizzato al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, all’assessore alla Sanità e alla Salute Simone Bezzini, e all’assessora alle Politiche Sociali Serena Spinelli, l’accorato appello rivolto dalla Consulta Provinciale delle Persone con Disabilità di Massa Carrara affinché le persone con disabilità siano incluse prioritariamente nella campagna di vaccinazione anti-Covid.

«Visto l’avvio della campagna vaccinale anti-Covid, e considerando il persistere della lacuna delle disposizioni governative di non aver contemplato le persone con disabilità tra i soggetti da vaccinare prioritariamente, ci corre l’obbligo di ricorrere alla Sua persona», esordisce Pier Angelo Tozzi, presidente della Consulta Provinciale delle Persone con Disabilità di Massa Carrara, rivolgendosi direttamente al presidente della Regione Toscana.

E prosegue: «non aver inserito le persone con disabilità tra coloro che necessitano una maggiore protezione, oltre a confermare quanto ancora sia scarsa la conoscenza delle problematiche della loro condizione, alimenta il pregiudizio secondo cui il valore della vita non sia il medesimo per tutti i cittadini e le cittadine. Senza voler ricordare le tribolazioni subite dalle persone disabili in questi mesi di emergenza sanitaria, è però doveroso evidenziare il “baratro” che si apre quando ad essere contagiata è una persona con disabilità complessa, una persona non collaborante, o il familiare che la assiste in ambito domestico».

La questione pone in evidenza sia il tema dell’accesso ai servizi sanitari, e dunque quello della tutela del diritto alla salute, sia quello della non discriminazione. Sottolinea infatti Tozzi: «la somministrazione del vaccino alle persone con disabilità – e a chi presta loro assistenza – è fondamentale per la tutela della loro vita, e parimenti come misura preventiva per evitare ricoveri in strutture non sempre attrezzate a trattare le loro situazioni cliniche. Pertanto, al pari di quanto previsto nel programma governativo riguardo alla vaccinazione degli ospiti nelle RSA (Residenze sanitarie assistenziali) – e per analogia, sebbene non espressamente citate, nelle RSD (Residenze assistenziali per disabili) – riteniamo non ammissibile discriminare le persone con disabilità che vivono nelle proprie abitazioni».

Da ciò l’invito al presidente regionale di portare la questione nei tavoli nazionali, e, in caso di mancato recepimento, di emanare i necessari provvedimenti affinché, quanto meno a livello di territorio toscano, sia evitata una così grave discriminazione. (S.L.)

 

Ultimo aggiornamento il 7 Gennaio 2021 da Simona