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Delusione nel mondo della disabilità per la bocciatura del DDL Zan

Ieri il Senato ha bocciato il cosiddetto “Disegno di Legge Zan”, un testo che mirava ad introdurre delle aggravanti penali per la violenza e l’incitamento alla violenza nei confronti delle donne, delle persone LGBTQUI+ e delle persone con disabilità. Una brutta pagina per la tutela dei diritti umani delle minoranze discriminate nel nostro Paese. Ospitiamo con piacere il commento con cui Marco Rasconi, presidente nazionale della UILDM, esprime la delusione del mondo della disabilità, e, ovviamente, questo non ci impedirà di continuare a ribadire in tutti i modi e in tutte le sedi possibili che un mondo libero dalla violenza sia un mondo migliore per tuttз*.

Una rosa rosa poggiata su un piano colmo d’acqua si riflette in essa.

La cronaca di ieri, 27 ottobre 2021, ci restituisce una brutta pagina per la tutela dei diritti umani delle minoranze discriminate nel nostro Paese. Brucia la bocciatura, avvenuta in Senato, del cosiddetto “Disegno di Legge Zan”, ovvero il Disegno di Legge S. 2005, avente ad oggetto “Misure di prevenzione e contrasto della discriminazione e della violenza per motivi fondati sul sesso, sul genere, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere e sulla disabilità”. Brucia l’esultanza dei fondamentalisti cattolici e dei partiti di destra che ora potranno continuare a incitare alla violenza o a usarla direttamente senza che ciò costituisca un’aggravante: il DDL Zan serviva proprio a sanzionare in modo specifico questi comportamenti nei confronti delle donne, delle persone LGBTQUI+ (Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transessuali, Queer, Intersessuali e Asessuali), e delle persone con disabilità.

Il centro Informare un’h ha sposato questa causa utilizzando tutti gli strumenti a propria disposizione per promuovere una cultura del rispetto dei diritti umani di chiunque, e, a maggior ragione, delle minoranze marginalizzate. A tale scopo abbiamo creato una sezione dedicata al “contrasto all’abilismo e all’omolesbobitransfobia”, e continueremo ad aggiornarla, a fare informazione, a ospitare riflessioni, a segnalare iniziative.

Ringraziamo Marco Rasconi, presidente nazionale della UILDM – Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare, per i suoi pensieri riguardo ai fatti di ieri: «Siamo molto delusi che la politica non abbia voluto fare questo passo. Il DDL Zan è uno strumento per tutelare tutte le fragilità, e questo blocco parla dell’educazione e la civiltà che sono alla base della vita di un Paese. Serve una presa di posizione forte. Ancora una volta le persone con disabilità vengono fatte passare come vittime. L’uguaglianza è un diritto di tutti!»

Continueremo sempre a denunciare e a combattere la violenza e tutte le forme di oppressione dovunque la individueremo, perché si possono avere dubbi su tante cose, ma non sul fatto che un mondo libero dalla violenza sia un mondo migliore per tuttз.

Simona Lancioni
responsabile del centro Informare un’h di Peccioli (Pisa)

 

* In questo testo si fa uso dello schwa (ə) per il singolare e dello schwa lungo (з) per il plurale in luogo delle desinenze femminili e maschili comunemente utilizzate quando ci si riferisce alle persone. Si tratta di un tentativo sperimentale finalizzato a promuovere l’impiego di un linguaggio inclusivo dei generi femminile, maschile e non binario (per approfondire si veda: Un linguaggio accessibile e inclusivo delle differenze tra i generi).

 

Vedi anche

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema: “Il contrasto all’abilismo e all’omolesbobitransfobia”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 28 Ottobre 2021 da Simona