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Dopo di noi, un bel progetto in provincia di Grosseto

Il conseguimento dell’autonomia abitativa attraverso il rafforzamento delle competenze esistenti: è questo il principale obiettivo di un recente progetto per il Dopo di noi che è stato realizzato a Pitigliano, in provincia di Grosseto, ed ha coinvolto 20 persone con disabilità diverse.

 

Un uomo con disabilità motoria coltiva alcune piantine in un’aiuola rialzata.

A Pitigliano, in provincia di Grosseto, un gruppo di 20 persone con disabilità diverse è stato coinvolto in un progetto di co-housing, ossia un’esperienza temporanea di coabitazione in un ambiente protetto, finalizzato allo sviluppo della massima autonomia personale. Il progetto, che rientra nell’ambito delle iniziative per il Dopo di noi, è stato promosso dalla Regione Toscana, realizzato dalla ASL, e gestito attraverso un appalto a diverse cooperative sociali del territorio (tra le quali Uscita di Sicurezza, La Cometa, Laboratorio Capalbio e Zoe). Per realizzare il progetto è stato utilizzato un appartamento situato in una zona rurale presso l’agri-park Oasi (in località Pantano). Le 20 persone con disabilità coinvolte risiedono in otto Comuni della Zona Colline dell’Albegna, e sono state suddivise in gruppi di cinque unità. Scopo dell’iniziativa è stato il conseguimento dell’autonomia abitativa attraverso il rafforzamento delle competenze esistenti e, dunque, il miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Ogni persona con disabilità ha effettuato tre o quattro soggiorni di quattro giorni, col supporto degli operatori della cooperativa Uscita di Sicurezza, e con la supervisione ed il monitoraggio di un educatore professionale della ASL. La presenza nella struttura di una fattoria sociale, un orto botanico, una piscina ed alcune voliere, ha consentito agli ospiti di cimentarsi nell’accudimento degli animali, nel giardinaggio e nella cura dell’orto sociale. Un laboratorio di cucina con personale qualificato, un laboratorio fotografico, uno di scrittura ed uno di disegno hanno invece contribuito al rafforzamento delle abilità sociali, della cura di sé e della conoscenza del territorio. L’accompagnamento di una guida turistica ha consentito di eseguire delle escursioni nei siti archeologici del territorio. L’esperienza si è conclusa con un pranzo finale cucinato dalle persone con disabilità ed offerto alle famiglie e alle istituzioni. Il suo ricordo verrà affiato ad un diario nel quale verranno raccolti i testi ed i disegni dei partecipanti. (Simona Lancioni)

 

Ultimo aggiornamento il 16 Gennaio 2020 da Simona