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Durante e dopo di noi: quale situazione ad oggi?

Sono molto interessanti i dati raccolti dall’Anffas con un’indagine sullo stato di applicazione della norma sul “durante e dopo di noi” in 16 regioni italiane. Dall’indagine, che ha coinvolto 129 strutture associative locali Anffas, è emerso, tra le altre cose, che il 33% dei progetti è stato realizzato senza utilizzare il fondo nazionale, che il 48% di tali strutture ha successivamente provato ad accedere ai finanziamenti (senza riuscirci nel 18% dei casi), e che 53% di esse ha rilevato difficoltà nell’attivare le progettualità con gli enti pubblici.

 

In un parco una madre gioca con la sua bambina di due o tre anni, e con sindrome di Down, sollevandola in aria con le braccia.

In occasione dell’“Anffas Day”, evento online tenutosi lo scorso 27 marzo, con cui l’Anffas (Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale) ha celebrato il suo 63mo compleanno e la Giornata Nazionale delle Disabilità Intellettive e Disturbi del Neurosviluppo, è stato riservato un importante spazio al tema del “durante e dopo di noi” [tema disciplinato dalla Legge 112/2016, N.d.R.], mettendo al centro le famiglie, le esperienze e le iniziative realizzate fino ad oggi.

Durante l’evento si è colta anche l’occasione per restituire a tutti i partecipanti all’incontro i risultati della prima consultazione Anffas sullo stato di attuazione della Legge 112/2016 sui territori di 16 regioni (Lombardia, Veneto, Emilia Romagna, Sicilia, Abruzzo, Marche, Piemonte, Liguria, Puglia, Friuli Venezia Giulia, Toscana, Calabria, Campania, Lazio, Sardegna e Trentino).

La rilevazione, avviata nel febbraio 2020 e conclusasi nel mese di giugno scorso, ha coinvolto 129 strutture associative locali Anffas e, attraverso di esse, interessato moltissime famiglie. Grazie all’apporto di chi, nel mondo Anffas, opera direttamente sui territori, è stato quindi possibile rilevare le buone prassi e i punti di forza ma anche i dubbi e le eventuali criticità, emerse specie a livello delle regioni e degli ambiti territoriali anche con riferimento agli aspetti progettuali, nonché le carenze informative e formative ancora riscontrate. Tutto ciò con l’obiettivo di ottenere un dato valido ai fini di un monitoraggio associativo interno e di impegnarsi attivamente, in qualità di organizzazione maggiormente rappresentativa, per avanzare, come indicato nella presentazione, delle proposte migliorative della stessa Legge. Legge che, peraltro, è stata fortemente desiderata da tutte le famiglie afferenti all’Associazione, coinvolta anche materialmente, nella stesura della norma.

L’indagine ha rilevato una forte progettualità indipendente: nel 33% dei casi, infatti, le strutture hanno segnalato di avere avviato delle progettualità indipendentemente dalle risorse messe in campo dalla Legge 112/2016, manifestando, quasi sempre, la vocazione di rientrarvi, anche in futuro, condividendone lo spirito e la struttura. Il 48% di tali strutture, inoltre, ha successivamente provato ad accedere ai finanziamenti, senza riuscirci nel 18% dei casi. Una situazione che purtroppo evidenzia un sistema pubblico ancora farraginoso.

Il 53% delle strutture ha rilevato inoltre difficoltà nell’attivare le progettualità con gli enti pubblici dovute, ad esempio, alla scarsa conoscenza della norma da parte degli enti preposti alla fattiva attuazione, e alla poca collaborazione/volontà degli da parte di essi di sperimentare soluzioni innovative per favorire l’ottimale funzionamento della norma, riconducendo anche i nuovi interventi a vecchie logiche.

Insoddisfacenti sono anche i dati relativi al coinvolgimento delle organizzazioni di rappresentanza ai lavori degli Ambiti Territoriali per l’individuazione dei bisogni e delle misure da attivare nel territorio. Infatti, solo il 48% dei soggetti coinvolti ha risposto di avervi partecipato, quasi sempre attraverso la modalità di gruppi di lavoro o tavoli.

Il rapporto di ricerca completo è disponibile al seguente link.

Fonte: newsletter dell’Anffas nazionale.

 

Vedi anche:

Anffas – Associazione Nazionale Famiglie di Persone con Disabilità Intellettiva e/o Relazionale.

 

Ultimo aggiornamento il 21 Aprile 2021 da Simona