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EDF: difendere la Convenzione di Istanbul è difendere anche le donne con disabilità

Esattamente dieci anni fa, il 6 aprile 2011, veniva sottoscritta la Convenzione di Istanbul (“Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica”), Trattato di grande importanza anche per le donne con disabilità, che hanno mediamente da due a cinque volte più probabilità di subire violenza rispetto alle altre. Nell’esprimere preoccupazione per le iniziative volte a ritirarsi da tale Convenzione, il Forum Europeo sulla Disabilità continuerà di contro a chiedere all’Unione Europea e ai vari Stati di ratificarla.*

 

Elaborazione grafica curata dal Forum Europeo sulla Disabilità, per il 10° anniversario della Convenzione di Istanbul.

«A dieci anni dalla firma della Convenzione di Istanbul ne abbiamo ancora più bisogno che mai, perché la violenza domestica e di genere è aumentata in molti Paesi europei dall’inizio della pandemia; perché le donne e le ragazze con disabilità continuano ad essere vittime e affrontano barriere nel denunciare e accedere alla giustizia; perché i vari Paesi continuano ad applicare leggi discriminatorie che puniscono meno gli autori di reato per i crimini e la violenza contro le donne e le ragazze con disabilità. Oggi siamo estremamente preoccupati per le iniziative volte a ritirarsi dalla Convenzione di Istanbul e a tal proposito intendiamo continuare a chiedere all’Unione Europea e a tutti i vari Stati di ratificare la Convenzione stessa».
È quanto si legge in una nota diffusa dall’EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità, il 6 aprile, a dieci anni esatti da quel 6 aprile 2011 in cui fu sottoscritta la Convenzione di Istanbul (Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domestica), un Trattato particolarmente importante anche per le donne e le ragazze con disabilità, non foss’altro per il semplice fatto che esse hanno mediamente da due a cinque volte più probabilità di subire violenza rispetto ad altre donne e ragazze. La Convenzione di Istanbul riconosce esplicitamente le forme di violenza da loro affrontate, parlando ad esempio della sterilizzazione forzata e fornisce gli strumenti per combattere tali violenze, sostenendo le donne con disabilità che ne sono vittime.

Il bilancio tracciato dall’EDF, dieci anni dopo la definizione della Convenzione di Istanbul, con dati che motivano anche le preoccupazioni espresse, sono i seguenti:
° la Convenzione è stata ratificata da 33 Paesi europei (tra cui l’Italia, con la Legge 77/2013);
° Non è stata ancora ratificata da 13 Paesi né dall’Unione Europea;
° la Turchia si è recentemente ritirata dalla Convenzione, decidendo cioè di non essere più uno Stato Parte della stessa.

Rimandando i Lettori e le Lettrici ai puntuali approfondimenti curati da Simona Lancioni (Le donne con disabilità nel Rapporto ombra sull’applicazione della Convenzione di Istanbul, 17 novembre 2018; La Convenzione di Istanbul e le particolari vulnerabilità, 1 dicembre 2019), nonché al contributo di Donata Pagetti Vivanti sul tema Inadeguate le misure per le donne con disabilità vittime di violenza. Ulteriore richiamo all’Italia (19 febbraio 2020), dedicato al Rapporto di valutazione delle misure messe in atto dall’Italia per attuare la Convenzione, pubblicato nel gennaio dello scorso anno dal GREVIO, il Gruppo di esperti indipendenti responsabile del monitoraggio dell’attuazione della Convenzione stessa, ricordiamo, nel medesimo àmbito, anche il Rapporto delle Associazioni di donne sull’attuazione della Convenzione di Istanbul in Italia e il contributo inviato al GREVIO dal FID (Forum Italiano sulla Disabilità) (a questo link). (Stefano Borgato)

 

Per ogni informazione: Marine Uldry (Ufficio Diritti Umani dell’EDF), marine.uldry@edf-feph.org.

* Ringraziamo Luisella Bosisio Fazzi per la segnalazione. Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso per gentile concessione.

 

Vedi anche:

Dossier – Convenzione di Istanbul e donne con disabilità, «Informare un’h», 2021.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 7 Aprile 2021 da Simona