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Eurostat: due nuovi strumenti per migliorare la fruibilità dei dati sulle persone con disabilità dell’UE

L’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha appena lanciato due nuovi strumenti per migliorare la fruibilità e la comparabilità dei dati sulle persone con disabilità dell’UE. Si tratta di una nuova pagina e di un nuovo database tematici. «La banca dati sulla disabilità costituisce un punto di accesso alle statistiche a livello dell’Unione Europea sulle persone con disabilità, e consente di fare confronti tra i diversi Stati membri. Si tratta di un’iniziativa gradita poiché fino ad ora potrebbe essere stato difficile individuare e utilizzare questi dati», è il commento soddisfatto del Forum Europeo sulla Disabilità.

La mano di una persona che, con una penna, studia dei grafici statistici stampati su un foglio (fonte: Pexels).

L’Eurostat, l’ufficio statistico dell’Unione Europea, ha appena lanciato due nuovi strumenti per migliorare la fruibilità e la comparabilità dei dati sulle persone con disabilità dell’UE. Si tratta di una nuova pagina e di un nuovo database tematici. «La banca dati sulla disabilità costituisce un punto di accesso alle statistiche a livello dell’Unione Europea sulle persone con disabilità, e consente di fare confronti tra i diversi Stati membri. Si tratta di un’iniziativa gradita poiché fino ad ora potrebbe essere stato difficile individuare e utilizzare questi dati», è il commento soddisfatto del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF).

«Il database contiene una serie di informazioni interessanti, inclusa una panoramica su quali Stati membri segnalano la percentuale più alta di persone con disabilità e problemi di salute a lungo termine (che risultano essere la Finlandia, con il 20,7% della popolazione, e la Francia, con il 19,5% della popolazione) – si legge ancora nella nota del Forum –. In altri àmbiti, la Bulgaria è risultata essere il Paese in cui le persone con disabilità si trovano ad affrontare il rischio più elevato di povertà ed esclusione sociale (49,9%), mentre Malta è stata indicata come lo Stato membro con la percentuale più bassa della spesa per la protezione sociale destinata agli assegni di invalidità (solo lo 0,6%).

Tante le sotto aree tematiche coperte dal database: la prevalenza della disabilità; il reddito e le condizioni di vita; la protezione sociale; l’accesso al mercato del lavoro; l’accesso all’istruzione e alla formazione; l’accesso ai servizi sanitari e assistenziali; l’accesso alle tecnologie dell’informazione e della comunicazione; il tempo libero e la partecipazione sociale; lo stato di salute e i determinanti ad esso correlati; l’esperienza complessiva di vita.

«Questo è un passo significativo. Ciò significa che d’ora in poi sarà molto più semplice per noi trovare i dati di cui abbiamo bisogno per monitorare i progressi nelle aree sopra elencate», concludono dal Forum Europeo sulla Disabilità, osservando anche come, poter disporre di tali informazioni, aiuterà a richiamare i politici alle loro responsabilità nella protezione dei diritti delle persone con disabilità. (S.L.)

 

Vedi anche:

EDF – European Disability Forum.

Eurostat.

 

Ultimo aggiornamento il 2 Febbraio 2024 da Simona