Menu Chiudi

Giada e la voglia di ballare

Giada Canino, 17 anni, è una campionessa di danza sportiva con sindrome di Down che nel 2025 rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino. Canino ama realizzare dei brevi filmati con le sue coreografie. Filmati che pubblica su TikTok. Ma da qualche mese subisce la violenza di alcuni cyberbulli che la deridono per il suo aspetto e la sua disabilità. Lei non si fa intimorire e, assieme a suo padre Elio, realizza un altro filmato in cui dice #stopalbullismo.

Un fotogramma del video #stopalbullismo realizzato da Giada e Elio Canino.

Giada Canino, 17 anni, residente a Calolziocorte (in provincia di Lecco), è una campionessa italiana e regionale di danza sportiva, che ha vinto decine di competizioni e nel 2025 rappresenterà l’Italia ai Mondiali Special Olympics di Torino. Giada, che ha la sindrome di Down, è giovane, carina, spigliata. Non balla solo quando si allena o compete, le piace farlo anche a casa, per il semplice gusto di divertirsi ed esprimere sé stessa. Ama anche realizzare dei brevi filmati con le sue coreografie. Filmati che pubblica su TikTok (un social che consente di creare e condividere brevi video), come fanno, del resto, molte sue coetanee. Fatto sta che da qualche mese alcuni cyberbulli hanno iniziato a deriderla e a rivolgerle insulti legati al suo aspetto e alla sua disabilità. Della vicenda si sono occupati molti media nazionali (si legga, ad esempio, l’articolo a cura di Fabrizio Capecelatro, Ballerina di 17 anni con la sindrome di down si esibisce su TikTok e viene insultata e derisa, pubblicato su «Fanpage.it» il 16 aprile 2023).

Canino si propone nella sua autenticità, con nome e cognome veri, mostrando sé stessa e la sua voglia di vivere, un diritto che nessuno le può negare e che va protetto. Chi la denigra e la insulta invece si nasconde dietro uno schermo ed usa nickname e account fake.

La giovane non si fa intimidire e, assieme a suo padre Elio, realizza un altro video (anch’esso pubblicato su TikTok) per dire #stopalbullismo. Nel filmato la giovane chiede al genitore per quale motivo ci sono persone che «scrivono male» riguardo ai suoi video, e suo padre la invita a non prestare attenzione a quei commenti. «Divertiti a fare i tuoi video e fregatene di quello che dice la gente – le dice –. Anche perché chi ti scrive sono dei mocciosini, che si permettono il lusso di prenderti in giro». Quindi si rivolge direttamente agli hater: «Non prendete in giro. Noi genitori facciamo tanti sacrifici per mandare avanti i nostri figli, farli rispettare. E voi vi mettete su TikTok a scrivere queste cavolate? Ma i vostri genitori cosa vi hanno insegnato?» Giada, dal canto suo, chiarisce: «queste persone non mi piacciono». E non è l’unica a cui non piacciono, considerando che il video in questione è stato visto da tante persone ed è arrivata una valanga di messaggi di solidarietà. Anche la Ministra per le Disabilità, Alessandra Locatelli, ha chiamato Canino al telefono per manifestarle la sua solidarietà ed invitarla Roma.  Insomma, se l’intento dei cyberbulli era quello di ridicolizzare una giovane donna e farle passare la voglia di ballare, prossimo dire che esso è miseramente fallito.

Ci auguriamo che gli inquirenti trovino presto e sanzionino in modo appropriato gli autori o le autrici delle violenze. Nel frattempo segnaliamo che esiste una Rete Nazionale per il Contrasto ai Discorsi e ai Fenomeni d’Odio, e che sono state proposte diverse buone pratiche che meritano di essere conosciute. Ne abbiamo individuato due che ci sembrano particolarmente efficaci: il Manifesto della comunicazione non ostile (disponibile a questo link), ed il Manifesto della comunicazione gentile (disponibile a quest’altro link). L’odio, dentro e fuori dalla rete, va contrastato, ed il modo più semplice per farlo è imparare a comunicare in modo non ostile e gentile in tutti i contesti. (Simona Lancioni)

 

Vedi anche:

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 19 Aprile 2023 da Simona