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Immagini ecografiche concrete al tatto, per genitori non vedenti e ipovedenti

di Alberto Rossi*

Già da qualche anno all’Ospedale di Conegliano (Treviso) viene proposto un servizio di ecografia ostetrica dedicato ai genitori non vedenti e ipovedenti, ricorrendo alla costruzione di immagini fetali in 3D in modelli reali e concreti al tatto. Questo offre la possibilità ai genitori con deficit visivi di vivere un’esperienza sensoriale tattile senza precedenti, potendo apprezzare la forma del volto e l’espressione fetale del prodotto del concepimento che la donna con disabilità visiva porta in grembo.

Una madre con disabilità visiva tiene in mano la riproduzione in 3D del proprio feto.

Dal 2020, presso il Servizio di Ecografia Ostetrica del Dipartimento di Diagnostica Prenatale dell’Ospedale di Conegliano (ULLS 2 Marca Trevigiana) si propone un servizio di ecografia ostetrica dedicato ai genitori non vedenti e ipovedenti.
Da alcuni anni, va detto, l’ecografia ostetrica può fare ricorso alla costruzione di immagini fetali in 3D particolarmente suggestive, quali il volto, la colonna vertebrale e le estremità degli arti. La recente introduzione della stampante 3D permette inoltre di riprodurre le immagini fetali in modelli reali e concreti al tatto. Risulta quindi possibile realizzare dei volti fetali solidi della singola gravidanza ottenuti dall’immagine ecografica in formato 3D, tecnica che viene appunto offerta alle coppie di genitori non vedenti e ipovedenti, permettendo loro di superare le difficoltà visive, grazie all’esperienza sensoriale tattile, costituita dalle carezze che possono eseguire sul modello in resina del volto del loro bimbo in gestazione.

Questa particolare applicazione di stampa 3D offre dunque la possibilità ai genitori con deficit visivi di vivere un’esperienza sensoriale tattile senza precedenti, potendo apprezzare la forma del volto e l’espressione fetale del prodotto del concepimento che la paziente porta in grembo.
Tale progetto permette di dare un’opportunità di integrazione sensoriale ai genitori non vedenti e ipovedenti, rendendo possibile da parte loro la fruizione della rappresentazione tridimensionale del figlio o della figlia.
Dal canto suo, l’Unità Operativa di Diagnosi Prenatale di Conegliano si propone come centro di riferimento per questa tecnica ecografica 3D unica nel suo genere.

 

Ringraziamo Maurizio Zerilli per la collaborazione.

 

* Medico chirurgo, specialista in Ostetricia e Ginecologia, direttore dell’Unità Operativa Semplice di Diagnosi Prenatale del Presidio Ospedaliero di Conegliano (Treviso). Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

Le coppie di futuri genitori interessati al servizio di cui si parla nel presente contributo possono contattare per ulteriori informazioni la Segreteria del Reparto di Ostetricia e Ginecologica di Conegliano (Treviso), al numero 0438 663290.

 

Vedi anche:

Ecografia prenatale in 3D per i genitori con disabilità visiva, «Informare, un’h», 22 febbraio 2022.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 30 Settembre 2022 da Simona