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Inadeguate le misure per le donne con disabilità vittime di violenza. Ulteriore richiamo all’Italia

di Donata Pagetti *

Il GREVIO, vale a dire il Gruppo di esperti indipendenti responsabile del monitoraggio dell’attuazione Convenzione di Istanbul, la Convenzione del Consiglio d’Europa in tema di contrasto alla violenza sulle donne, riconosce e segnala all’Italia la vulnerabilità delle donne con disabilità alla discriminazione multipla e alla violenza di genere. È il secondo richiamo autorevole che l’Italia riceve su questa materia, infatti già nel 2016 il Comitato ONU sui Diritti delle Persone con Disabilità, nelle sue Osservazioni conclusive al primo Rapporto dell’Italia sull’applicazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità, aveva rivolto molteplici richiami al nostro Paese sulle questioni relative alla condizione delle donne e delle ragazze con disabilità in generale, ed anche su temi specifici, tra i quali, appunto, anche uno sulla violenza nei loro confronti. (S.L.)

 

Due donne con disabilità motoria conversano tra di loro. L’ombra delle loro sagome si staglia allungata sul pavimento.

Proteggere le donne con disabilità da ogni forma di violenza e di discriminazione multipla in Italia richiede politiche e azioni concrete e mirate a livello nazionale. Lo afferma il GREVIO, il Gruppo di esperti indipendenti responsabile del monitoraggio dell’attuazione della Convenzione sulla prevenzione e la lotta alla violenza contro le donne e la violenza domestica del Consiglio d’Europa (Convenzione di Istanbul), nel suo rapporto di valutazione delle misure messe in atto dall’Italia per attuare la Convenzione (pubblicato lo scorso 13 gennaio).

I dati ISTAT sulla violenza di genere in Italia rilevati nel 2014 parlano chiaro: il rischio delle donne con disabilità o problemi di salute di subire una qualche forma di violenza è oltre tre volte maggiore rispetto alla popolazione femminile generale (36% vs. 11%), e oltre due volte maggiore il rischio di subire uno stupro o un tentato stupro (10% vs. 4,7%).  Di fronte a questi dati drammatici, il GREVIO ha recepito le segnalazioni e i suggerimenti indirizzati nel 2018 dal rapporto del FID (Forum Italiano sulla Disabilità) alternativo al rapporto governativo sull’attuazione in Italia della Convenzione di Istanbul.

Preoccupato dalla mancanza di obiettivi e impegni concreti in termini di prevenzione, protezione, sanzioni e politiche coordinate contro la violenza e la discriminazione multipla nei confronti delle donne con disabilità, il GREVIO raccomanda di approfondire i dati sulla violenza nei confronti delle donne con disabilità aggiungendo indicatori specifici, sviluppando programmi speciali per raggiungere attivamente le donne e le bambine con disabilità, focalizzandosi  sulla violenza domestica e sulle forme specifiche di violenza nei loro confronti, come l’aborto o la sterilizzazione forzati. A questo scopo GREVIO segnala la necessità di sviluppare campagne mirate, azioni e strumenti di informazione accessibili alle potenziali vittime di violenza di genere e discriminazione multipla, nonché di formazione del personale dei servizi generali per individuare la violenza subita dalle donne con disabilità, assistere le vittime e indirizzarle a servizi appropriati, tenendo presente che l’atteggiamento culturale corrente tende a mettere in dubbio la credibilità delle vittime con disabilità, esponendole a una ulteriore violenza.

Il GREVIO raccomanda inoltre di integrare la disabilità nelle politiche contro la violenza di genere. A questo scopo raccomanda l’istituzione di un Organismo Nazionale Indipendente sui Diritti Umani, tuttora mancante in Italia, nonché la consultazione e il coinvolgimento attivo delle associazioni delle donne con disabilità.

Infine il GREVIO sollecita le autorità competenti a sviluppare e migliorare l’accessibilità dei servizi di protezione e sostegno per le donne con disabilità vittime di violenza, tenendo conto delle loro necessità specifiche.

Insomma, nonostante le citazioni, peraltro frammentarie, della disabilità nel Piano Nazionale sulla Violenza contro le Donne, il rapporto del GREVIO evidenzia come molto ci sia ancora da fare in Italia per proteggere le donne e le bambine con disabilità, tanto più esposte ad abusi quanto maggiori sono le loro difficoltà a denunciare, e a volte perfino a comprendere, gli atti di violenza subiti, come accade alle donne e bambine con disabilità intellettiva, bersaglio e facili vittime di autori di violenze che resteranno per lo più impunite.

 

Presidente FISH Toscana (sezione regionale della Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), componente della Giunta della FISH nazionale e del gruppo di redazione del FID (Forum Italiano sulla Disabilità) dei Rapporti Alternativi sull’attuazione delle Convenzioni Internazionali sui Diritti Umani.

 

Per approfondire:

Consiglio d’Europa. Gruppo di esperti/e sulla lotta contro la violenza nei confronti delle donne e la violenza domesticaGREVIO’s (Baseline) Evaluation Report on legislative and other measures giving effect to the provisions of the Council of Europe Convention on Preventing and Combating Violence against Women and Domestic Violence (Istanbul Convention) – ITALY, adottato il 15 novembre 2019, pubblicato nel sito del Consiglio d’Europa il 13 gennaio 2020 (in lingua inglese).

L’attuazione della Convenzione di Istanbul in Italia. Rapporto delle associazioni di donne, a cura di Elena Biaggioni e Marcella Pirrone, s.l., s.n., ottobre 2018.

Simona Lancioni, Le donne con disabilità nel Rapporto ombra sull’applicazione della Convenzione di Istanbul, «Informare un’h», 17 novembre 2018.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 19 Febbraio 2020 da Simona