Menu Chiudi

La telemedicina nella gestione delle persone con sclerosi multipla

Migliorare la gestione della sclerosi multipla attraverso l’integrazione di strumenti digitali di telemedicina nei percorsi di cura: se n’è parlato in occasione della presentazione dei risultati dell’indagine “Stato dell’arte e prospettive per la telemedicina nella gestione dei pazienti con sclerosi multipla”, promossa dalla SIN (Società Italiana di Neurologia), dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e dall’azienda biotecnologica Biogen. I dati raccolti evidenziano che il processo innovativo è bene avviato, ma anche che serve un ambio di passo per un reale e ampio consolidamento.*

Una realizzazione grafica dedicata al progetto “eCOSM”, nell’àmbito del quale è stata realizzata l’indagine “Stato dell’arte e prospettive per la telemedicina nella gestione dei pazienti con sclerosi multipla”. Essa raffigura una donna che interloquisce con una dottoressa che appare sullo schermo di un dispositivo elettronico.

Migliorare la gestione della sclerosi multipla attraverso l’integrazione di strumenti digitali di telemedicina nei percorsi di cura: se ne è parlato qualche settimana fa a Roma, in occasione della presentazione dei risultati dell’indagine Stato dell’arte e prospettive per la telemedicina nella gestione dei pazienti con sclerosi multipla, promossa dalla SIN (Società Italiana di Neurologia), dall’AISM (Associazione Italiana Sclerosi Multipla) e dall’azienda biotecnologica Biogen, in collaborazione con ILHM-Unict (Centro studi avanzato in Innovazione, Leadership and Health Management) e con il contributo di Valeria Tozzi del Cergas di SDA Bocconi.

«Obiettivo dell’indagine – spiegano dall’AISM -, che è stata realizzata nell’àmbito del più ampio progetto eCOSM su un campione di “centri sclerosi multipla” che gestiscono la metà delle persone con sclerosi multipla in Italia, è stato quello di fotografare la situazione attuale relativamente all’utilizzo e all’impatto della televisita, che rappresenta oggi l’esperienza più concreta di telemedicina sperimentata in neurologia, con un gruppo di “utilizzatori precoci” che a partire dall’emergenza pandemica continuano a usare questi strumenti e che oggi possono quindi condividere indicazioni e “lezioni apprese”. Si tratta di dati utili per migliorare l’aderenza e la prossimità di accesso alle cure per circa 137.000 persone che in Italia convivono con questa malattia neurologica complessa».

«I dati raccolti – sottolineano ancora dall’AISM – evidenziano che oggi il processo di innovazione è ben avviato, con il 45% degli intervistati che sta già utilizzando strumenti di televisita con un buon livello di soddisfazione da parte dei pazienti (67%). Numeri che, secondo i più noti modelli di diffusione dell’innovazione, si collocano in un valore soglia, oltre il quale il processo innovativo si trova di fronte a un bivio e necessita quindi di un cambio di passo per un reale e ampio consolidamento». (Stefano Borgato)

questo link è disponibile un testo di ampio approfondimento sull’iniziativa. Per altre informazioni: Ufficio Stampa e Comunicazione AISNM (Barbara Erba), barbaraerba@gmail.com.

 

* Il presente testo è già stato pubblicato su «Superando.it», il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

 

Vedi anche:

AISM – Associazione Italiana Sclerosi Multipla.

 

Ultimo aggiornamento il 14 Dicembre 2023 da Simona