Menu Chiudi

Le persone con disabilità verso le elezioni amministrative del 3 e 4 ottobre

Elettori non deambulanti, assistenza al voto, persone ricoverate e trasporto ai seggi: un riassunto delle varie situazioni riguardanti le persone con disabilità al voto elettorale, in vista delle consultazioni amministrative del 3 e 4 ottobre, è quello proposto dal sito “Persone con disabilità.it”, che prende in considerazione tutte le diverse casistiche. Dal canto suo, l’AIPD (Associazione Italiana Persone Down) propone, come già in passato, caso la guida “Il mio voto conta!”, rivolta alle persone con disabilità intellettive ed elaborata in linguaggio facile da leggere e da comprendere. *

Elaborazione grafica con le sagome colorate di alcune persone in fila per inserire una scheda in un’urna.

Un utile riassunto sulle varie situazioni riguardanti le persone con disabilità al voto elettorale, in vista delle prossime consultazioni amministrative del 3 e 4 ottobre, che riguarderanno una serie di grandi città e numerosi Comuni italiani, è quello proposto da Persone con disabilità.it, che prende in considerazione tutte le diverse casistiche.
Per quanto concerne infatti gli elettori non deambulanti iscritti a un seggio elettorale non accessibile, essi possono votare in un’altra sezione del Comune che non presenti barriere architettoniche e che abbia idonee caratteristiche di accessibilità.
Per votare, oltre alla tessera elettorale e al documento di identità, è necessario presentare un’attestazione medica di «impossibilità o capacità gravemente ridotta di deambulazione» oppure la copia autenticata della patente di guida speciale.

Rispetto poi all’assistenza di un accompagnatore al voto, possono richiederla i cittadini e le cittadine che presentando un’apposita certificazione sanitaria abbiano ottenuto, da parte del Comune nelle cui liste elettorali sono iscritti o iscritte, l’inserimento sulla propria tessera elettorale dell’apposito codice AVD (Diritto Voto Assistito); oppure coloro che, pur non riportando sulla tessera elettorale quel codice, presentino un certificato medico (redatto da un funzionario medico designato dai competenti organi delle unità sanitarie locali) nel quale sia espressamente attestato che l’infermità fisica impedisce loro di esprimere il voto senza l’aiuto di un altro elettore.
Nessun elettore, per altro, può esercitare la funzione di accompagnatore per più di una persona con disabilità e per rendere più agevole l’esercizio del diritto di voto, nei tre giorni precedenti la consultazione, le Unità Sanitarie Locali devono garantire in ogni Comune la disponibilità di un adeguato numero di medici autorizzati per il rilascio dei certificati di accompagnamento e dell’attestazione medica di cui alla Legge 15/1991 (articolo 1; articolo 29 della Legge 104/1992).

Per quanto riguarda quindi le persone ricoverate in ospedale o in casa di cura, esse hanno la possibilità di votare all’interno del luogo di ricovero. A tal fine si dovrà presentare, al Sindaco del Comune nelle cui liste elettorali si è iscritti, una dichiarazione recante la volontà di esprimere il voto nel luogo di cura e l’attestazione del Direttore Sanitario dello stesso luogo di cura comprovante il ricovero. Tale dichiarazione, da inoltrare tramite il Direttore Amministrativo o il Segretario dell’istituto di cura, deve pervenire al Comune non oltre il terzo giorno antecedente la votazione.

Da ricordare, infine, che i Comuni devono organizzare servizi di trasporto pubblico gratuito, come da citato articolo 29 della Legge 104/1992, in modo tale da facilitare agli elettori e alle elettrici con disabilità il raggiungimento del seggio elettorale.

Un capitolo a sé merita il voto delle persone con disabilità intellettiva e psichica, che com’è ben noto devono anch’esse, al compimento dei 18 anni, poter esercitare il proprio diritto di voto, atto, quest’ultimo, “personalissimo”, non delegabile ad altri, e è riconosciuto anche a coloro ai quali sia stato assegnato un amministratore di sostegno o che siano stati interdetti: è stata infatti la Legge 180/1978 ad abrogare quell’articolo del DPR del 20 marzo 1967 che negava tale diritto. In questi casi, però, non è concessa la possibilità di ricorrere al voto assistito.

Proprio direttamente alle persone con disabilità intellettive è dedicato un servizio che l’AIPD Nazionale (Associazione Italiana Persone Down) realizza già da un po’ di tempo, in occasione di consultazioni elettorali, vale a dire la guida al voto denominata Il tuo voto conta! (disponibile a questo link), in linguaggio facile e comprensibile da leggere, voluta da tale Associazione per aumentare la consapevolezza delle persone con sindrome Down sul loro ruolo di cittadini attivi.
«Sono infatti ancora molte – sottolineano dall’AIPD – le persone con disabilità intellettive che non votano nel nostro Paese perché poco informate dei propri diritti o in difficoltà ad accedere a delle informazioni scritte in maniera comprensibile. Questa nostra guida, tra l’altro, vuole essere anche un invito a tutti i partiti e le coalizioni che si presentano alle elezioni a comunicare le proprie proposte in alta comprensibilità e da sempre diamo la nostra disponibilità per una consulenza in tal senso». (Stefano Borgato)

 

Per ulteriori informazioni e approfondimenti: info@ledha.ittelefonod@aipd.it.

 

* Il presente testo è già stato pubblicato su Superando.it, il portale promosso dalla FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap), e viene qui ripreso, con lievi adattamenti al diverso contesto, per gentile concessione.

 

Per approfondire:

Persone con disabilità.it

AIPD Nazionale – Associazione Italiana Persone Down.

 

Ultimo aggiornamento il 21 Settembre 2021 da Simona