Menu Chiudi

Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza d’uso delle abitazioni

 

Una scala molto pericolosa perché priva di protezione.
Una scala molto pericolosa perché priva di protezione.

Gli infortuni domestici  costituiscono un fenomeno di grande rilevanza sotto il profilo della prevenzione. Un fenomeno che – stando al Piano Sanitario Nazionale – è in costante aumento, tanto da risultare comparabile (per frequenza e gravità degli incidenti) a quello degli infortuni in ambiente di lavoro. Le conseguenze, sotto il profilo della sanità pubblica e del costo economico indotto, sono tali da richiedere un maggiore investimento in termini di prevenzione. E’ questo il tema affrontato nella risorsa elettronica “Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza d’uso delle abitazioni: la prevenzione degli infortuni domestici attraverso le buone prassi per la progettazione”, curata dal professor Antonio Lauria, e redatta, oltre che dallo stesso Lauria, anche da Fabio Valli, Daniele Novelli, Tiziano Bellini e Fabrizio Giovannoni (Regione Toscana, [2012?]). Le nuove Linee guida –  che sono state approvate con la Delibera della Giunta Regionale Toscana del 17.12.2012, n. 1160 – sono rivolte ai tecnici progettisti ed al personale tecnico degli enti locali affinché, applicando nella prassi edilizia i principi fondamentali per perseguire la sicurezza d’uso degli ambienti domestici, riducano la possibilità di accadimento di questo tipo di infortuni.

Alcuni dati riportati nell’opera aiutano a cogliere la dimensione del fenomeno, e l’urgenza di adottare le buone prassi consigliate. I dati statisti più recenti che comparano le diverse forme di incidentalità in Italia sono pubblicati nell’ultimo rapporto del Censis (Il valore della sicurezza in Italia, marzo 2004). Da questo rapporto risulta che gli infortuni domestici causano circa 8.000 morti l’anno, e che nel 2003 erano la prima causa di incidentalità in Italia (27%), mentre al secondo posto erano indicati i disturbi legati allo stress da lavoro (24,8%), e, a seguire, gli incidenti stradali (10,8%) e i disturbi di salute legati all’inquinamento (5,7%). A ciò si deve aggiungere che l’elaborazione di alcuni dati contenuti nell’indagine multiscopo Istat sulle famiglie (Aspetti della vita quotidiana, del 2008) consente di stimare che, su base annua, gli incidenti in ambiente domestico abbiano coinvolto oltre 3 milioni di persone, con una frequenza di 54 incidenti ogni mille abitanti.

 

Per approfondire:

Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza d’uso delle abitazioni: la prevenzione degli infortuni domestici attraverso le buone prassi per la progettazione [Risorsa elettronica], a cura di Antonio Lauria, s.l., Regione Toscana, [2012?].

Delibera della Giunta Regionale Toscana del 17.12.2012, n. 1160, Approvazione delle “Linee guida in materia di miglioramento della sicurezza d’uso delle abitazioni – La prevenzione degli infortuni domestici attraverso le buone prassi per la progettazione”.

Censis, Il valore della sicurezza in Italia, Roma, Cansis, marzo 2004 (il testo è consultabile gratuitamente previa registrazione al sito).

Istat, La vita quotidiana nel 2008. Indagine multiscopo annuale sulle famiglie, “aspetti della vita quotidiana”, anno 2008, Roma, Istat, 2010.

 

Simona Lancioni
Responsabile del centro Informare un’H di Peccioli (PI)
Ultimo aggiornamento: 07.06.2013

 

Ultimo aggiornamento il 7 Giugno 2013 da