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L’OMS chiede maggiore attenzione alla violenza contro le donne con disabilità e le donne anziane

Lo scorso 27 marzo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato due nuovi rapporti di ricerca che evidenziano l’aumento del rischio di abusi a cui vanno incontro le donne anziane e le donne con disabilità. Ma, nonostante ciò, la loro situazione rimane in gran parte invisibile nei dati sulla violenza globale e nazionale. L’OMS sollecita che la ricerca venga migliorata tenendo accuratamente conto di queste donne nelle indagini e includendo la rilevazione delle loro esigenze specifiche.

Due donne anziane, ritratte di spalle, sedute su una panchina, davanti ad un antico palazzo (foto di Josue Fuentes su Pexels).

Lo scorso 27 marzo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) ha pubblicato due nuovi rapporti di ricerca che evidenziano l’aumento del rischio di abusi a cui vanno incontro le donne anziane e le donne con disabilità (a questo link è disponibile quello sulle donne anziane e a quest’altro quello sulle donne con disabilità). Ma, nonostante ciò, la loro situazione rimane in gran parte invisibile nei dati sulla violenza globale e nazionale. L’OMS sollecita che la ricerca venga migliorata tenendo accuratamente conto di queste donne nelle indagini e includendo la rilevazione delle loro esigenze specifiche. La notizia è diffusa da «Women’s Voice» (La voce delle donne, n. 52, aprile 2024), la newsletter mensile del Comitato delle Donne del Forum Europeo sulla Disabilità (EDF).

I dati esistenti rivelano tassi allarmanti di violenza di genere tra questi gruppi. Gli studi dimostrano che le donne con disabilità corrono un rischio maggiore di violenza da parte del partner e di abusi sessuali rispetto a quelle senza disabilità. Tuttavia, manca una ricerca esaustiva sulla violenza contro le donne anziane e le donne con disabilità, il che ostacola l’attuazione di programmi efficaci a loro sostegno.

La violenza da parte del partner e gli abusi sessuali colpiscono circa una donna su tre a livello globale, comprese le donne anziane e le donne con disabilità. Inoltre questi gruppi vulnerabili possono subire ulteriori forme di abuso, come la coercizione, il controllo e lo sfruttamento finanziario, spesso perpetrati dai loro caregiver o da operatrici/operatori sanitari.

La dipendenza e l’isolamento rendono le donne anziane e le donne con disabilità più vulnerabili allo sfruttamento da parte degli autori di abusi. È fondamentale che i servizi soddisfino le loro esigenze specifiche e stabiliscano canali di accesso adeguati all’interno dei sistemi sanitari per garantire che tutte le donne sopravvissute possano accedere a cure compassionevoli e incentrate sulla loro persona.

L’OMS raccomanda varie misure per colmare le lacune nelle evidenze riguardanti la violenza contro le donne anziane e le donne con disabilità. Tra queste misure figurano l’estensione dei limiti di età per la partecipazione ai sondaggi in tema di violenza, e l’inserimento di domande che coprano un’ampia gamma di disabilità nelle griglie di rilevazione dei dati.

I citati documenti “Misurare la violenza contro le donne anziane” e “Misurare la violenza contro le donne con disabilità” sottolineano l’importanza di coinvolgere le donne anziane, le donne con disabilità e le loro organizzazioni rappresentative nella progettazione e implementazione delle indagini. E ricordano che l’impiego di formati come il Braille o Easy to Read (linguaggio facile da leggere) possono migliorare l’accessibilità. La pagina del sito dell’OMS in cui si chiede maggiore attenzione alla violenza contro le donne con disabilità e le donne anziane è disponibile a questo link. (S.L.)

 

Per informazioni: Samaneh Shabani s.shabani@edf-feph.org e Marine Uldry marine.uldry@edf-feph.org.

 

Vedi anche:

EDF, il Forum Europeo sulla Disabilità.
Comitato delle Donne dell’EDF.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

 

Ultimo aggiornamento il 15 Aprile 2024 da Simona