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Manicomio all’italiana. Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione

Si terrà a Roma, dal 1° al 3 dicembre, il sesto Congresso dell’Associazione Diritti alla Follia. “Manicomio all’italiana. Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione”, questo il titolo dell’importante evento che svilupperà i temi della segregazione, dell’emarginazione, della discriminazione e dell’istituzionalizzazione di coloro che la società considera ‘inutili’. Tanti i relatori e le relatrici coinvolti, alcuni di rilievo nazionale e internazionale.

Sulle strisce di un enorme attraversamento pedonale si muove una moltitudine di persone sfuocate (foto di Mike Chai su Pexels).

Manicomio all’italiana. Luoghi e forme dell’istituzionalizzazione: è questo il titolo scelto dall’Associazione Diritti alla Follia per il suo sesto Congresso annuale che si terrà a Roma (Palazzo Baldassini, Via Delle Coppelle, 35) dal 1° al 3 dicembre. L’evento sarà centrato sui temi «della segregazione, dell’emarginazione, della discriminazione e dell’istituzionalizzazione di coloro che la nostra società considera ‘inutili’», spiegano dall’Associazione.

«Sono tante le sigle che si riferiscono a questi luoghi e ad ognuna di esse corrisponde una qualche forma di internamento, di isolamento dal mondo, diritti negati e pochissima trasparenza». SPDC – REMS – CPR – ATSM – CEPAC- CTM – CTRM – CTRP – SRP – SRPAI – SRPAE – SRPF – SIR – CRAP – RSD – RSA – ROP – IPM… l’organizzazione ha provato a elencarle. «I controlli da parte delle Istituzioni preposte sono scarsissimi, si tratta di un mondo parallelo e quasi nessuno si accorge della loro esistenza (a meno che non ci finisca dentro un proprio familiare). L’accesso a questi luoghi è difficilissimo senza un’autorizzazione», argomentano. «Li chiamano ‘ospiti’ – spiegano ancora dall’Associazione – ma una volta che si entra in questo circuito è difficilissimo uscirne, peggio che in un labirinto. Ci finiscono i ‘matti’, gli strani, i disagiati, i senza dimora, i depressi, gli emarginati, gli anziani e tutti quei soggetti che si preferisce non avere più tra i piedi. Con una differenza rispetto al passato, i manicomi erano gratis, ora molti di questi luoghi sono a pagamento: è sorto un business enorme sulla pelle degli ‘inutili’».

Al Congresso si terranno ben cinque tavole rotonde centrate sui temi di interesse dell’Associazione e sugli impegni che essa intende intraprendere per il futuro. Tanti i relatori e le relatrici coinvolti, alcuni di rilievo nazionale e internazionale, tra essi: gli onorevoli Valentina D’Orso e Benedetto della Vedova, gli avvocati Antonio Ingroia e Carlo Taormina, monsignor Vincenzo Paglia, la dottoressa Amalia Gamio (vicepresidente del Comitato ONU per i diritti delle persone con disabilità), il professor Celestino Mussomar (presidente del CeSAI – Centro Studi Africani in Italia), e tanti altri e altre…

Queste le tematiche affrontate: le riforme nel campo della ‘salute mentale’ e degli istituti di tutela; l’amministrazione di sostegno; le figure degli utenti esperti per esperienza vissuta; la coercizione psichiatrica e l’applicazione della Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità in Europa; le Linee Guida sulla deistituzionalizzazione emanate dal già citato Comitato ONU; l’utilizzo abnorme di psicofarmaci nei Centri di permanenza e rimpatrio (CPR); i migranti: la vecchiaia e la cura degli anziani nel loro Paese di origine.

Il Congresso sarà tramesso in streaming sulla pagina Facebook di Diritti alla Follia, e sul sito di Radio Radicale. (S.L.)

 

Informazioni e contatti: dirittiallafollia@gmail.com

Il programma completo dell’evento è disponibile al seguente link.

 

Per approfondire:

Associazione Diritti alla Follia.

 

Ultimo aggiornamento il 29 Ottobre 2023 da Simona