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Nessuna donna tra i coordinatori dell’Osservatorio sulla disabilità, uno squilibrio che non può essere ignorato

del Gruppo Donne FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap)

«Il Gruppo Donne FISH esprime la sua profonda preoccupazione riguardo alla mancanza di rappresentanza femminile nelle recenti nomine dei coordinatori dei cinque gruppi di lavoro dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, un evidente squilibrio di genere che non può essere ignorato, che altera e non rispecchia la nostra società composta da uomini e donne », si legge in una nota diramata dal Gruppo stesso, che, tra le altre cose, ribadisce la necessità di affrontare urgentemente la disparità creatasi nell’Osservatorio.

Collage di quattro immagini di donne con disabilità: una donna cieca dà da mangiare al suo cane guida; una donna con sindrome di Down accenna un sorriso mentre poggia il dorso della mano sul mento; particolare delle mani di una donna sorda che comunica con la lingua dei segni; una donna con una protesi al braccio vestita elegantemente tiene in mano una tazza di the.

Il Gruppo Donne FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) esprime la sua profonda preoccupazione riguardo alla mancanza di rappresentanza femminile nelle recenti nomine dei coordinatori dei cinque gruppi di lavoro dell’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità, un evidente squilibrio di genere che non può essere ignorato, che altera e non rispecchia la nostra società composta da uomini e donne.

L’Osservatorio, istituito in virtù della Legge 18/2009 per implementare la Convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità e quindi monitorare e promuoverne l’inclusione, dovrebbe garantire anche l’equità di genere in tutte le sue iniziative, sostenendo la partecipazione piena e effettiva delle donne e favorendo le opportunità di leadership a tutti i livelli decisionali nella vita politica, economica e pubblica.

La mancanza di una rappresentanza equa delle donne, non solo va contro i princìpi di parità, ma può anche portare a un’analisi distorta delle questioni legate alle persone con disabilità che, trascurando l’importanza di adottare un approccio intersezionale sul tema delle discriminazioni multiple subìte dalle donne con disabilità, limita la diversità di prospettive influenzando le decisioni e le iniziative relative alle persone con disabilità.

Il Gruppo Donne FISH ribadisce la necessità di affrontare urgentemente la disparità creatasi nell’Osservatorio e sollecita l’implementazione, all’interno di ogni gruppo di lavoro, di programmi di sensibilizzazione e formazione per garantire una maggiore consapevolezza sulle discriminazioni multiple delle donne con disabilità, esposte a un rischio maggiore di violenza di genere.

Infatti, in occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza nei confronti delle donne, è stato annunciato dalla ministra per le Disabilità Alessandra Locatelli, d’intesa con la ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari Opportunità Eugenia Roccella, la costituzione, presso il citato Osservatorio, di un gruppo ad hoc sul tema della violenza contro le donne con disabilità riconoscendo che le questioni collegate alle discriminazioni di genere incidono sulla vita delle donne con disabilità.

Promuovere un ambiente realmente inclusivo sarà possibile solamente tenendo conto delle donne qualificate e competenti che parteciperanno ai lavori dei cinque gruppi garantendo che le loro voci siano udite e rispettate nei processi decisionali relativi all’Osservatorio.

 

Vedi anche:

Simona Lancioni, Quali politiche per le donne con disabilità nel nostro Paese?, «Informare un’h», 8 dicembre 2023.

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 11 Dicembre 2023 da Simona