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Parlare di persone con disabilità senza le donne?

del Gruppo Donne FISH

«L’inclusione si può realizzare rispettando l’equilibrio di genere, utilizzando un linguaggio rispettoso delle differenze, promuovendo eventi più inclusivi e attenti alle differenze», scrivono dal Gruppo Donne FISH (Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap) nell’osservare come sembri anacronistica la prima edizione di Iura Forum, organizzata a Roma il prossimo 19 ottobre, che prevede un panel con rappresentanti solo maschili.

Nel marzo del 2018 la commissaria europea Mariya Gabriel lanciò la campagna di sensibilizzazione No Women No Panel (Senza donne nessun panel) con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza sull’equilibrio di genere nei panel e negli eventi pubblici, impegnandosi a garantire che per ogni panel o evento pubblico a cui fosse stata invitata, vi fosse almeno un’altra donna tra i relatori. Questa campagna si ispirava all’iniziativa di Bruxelles Binder, un progetto inizialmente ideato da una rete informale di donne con l’obiettivo di costruire una banca dati di esperte e una piattaforma per favorirne i contatti.

Il logo della campagna di sensibilizzazione “No Women No Panel” promossa nel 2018 da Mariya Gabriel per aumentare la consapevolezza sull’equilibrio di genere nei panel e negli eventi pubblici. Essa consiste in un cerchio verde su cui è riportato, in giallo, il nome della campagna e l’hashtag #WomenInTech.

Nel 2020 la campagna No Women No Panel è stata rilanciata da Radio 1 in collaborazione con la Rappresentanza della Commissione Europea in Italia ricevendo numerose adesioni da parte di Enti, Istituzioni e Organizzazioni di tutta Italia. In particolare nel 2022 la RAI ha predisposto un Memorandum di Intesa, che ha visto tra i primi firmatari, il Dipartimento Pari opportunità del Consiglio dei Ministri, la CRUI (Conferenza dei Rettori delle Università italiane), l’Accademia dei Lincei, la Conferenza delle Regioni e vari altri soggetti istituzionali che hanno inteso, così, codificare il proprio impegno per una rappresentanza paritaria di genere nello spazio pubblico della comunicazione, ciascuno a seconda delle attività che gli sono proprie.

Sembra quindi anacronistica la prima edizione di Iura Forum con il titolo “Scenari e visioni per le persone con disabilità. Osservare il presente per immaginare il futuro”, panel con rappresentanti solo maschili, organizzata dall’Agenzia Iura il prossimo 19 ottobre a Roma. L’assenza di relatrici, oltre che dannosa, fornisce una rappresentazione distorta della realtà: le donne ci sono, vi sono anche donne con disabilità impegnate nel rendere visibili le disuguaglianze di genere e le discriminazioni multiple. L’inclusione si può realizzare rispettando l’equilibrio di genere, utilizzando un linguaggio rispettoso delle differenze, promuovendo eventi più inclusivi e attenti alle differenze.

La partecipazione delle donne è importante anche per rappresentare modelli di ruolo che riflettono la propria condizione e da cui trarre ispirazione. Nel Forum di Iura le donne sono rese invisibili e ciò occulta la loro esperienza di attiviste, esperte, studiose, formatrici.

 

Vedi anche:

FISH – Federazione Italiana per il Superamento dell’Handicap.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 12 Ottobre 2023 da Simona