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Parte, a Pisa, un progetto per l’inclusione dei bambini e delle bambine con sindrome di Down

È stato presentato pubblicamente ieri, 14 ottobre, il “Progetto ISI (Inclusione, Sport, Istruzione) – facile così!”, promosso e coordinato dall’AIPD Pisa (Associazione Italiana Persone Down), ma supportato da numerosi altri soggetti. Una bella iniziativa che si propone di «offrire concrete opportunità di coinvolgimento e inclusione dei minori con sindrome di Down in attività educative, culturali, sportive e scolastiche».

 

Una bambina con sindrome di Down gioca con delle costruzioni colorate.

Promosso e coordinato dall’AIPD Pisa (Associazione Italiana Persone Down), ieri, 14 ottobre, è stato presentato pubblicamente il “Progetto ISI (Inclusione, Sport, Istruzione) – facile così!” rivolto ai bambini/e e ai ragazzi/e con sindrome di Down, ma che coinvolgerà anche le famiglie, la comunità educante e tutti coloro che vorranno partecipare agli eventi divulgativi previsti nello stesso.

Il Progetto, che avrà una durata di tre anni, può contare sulla collaborazione di molti soggetti: il Comune di Pisa e la Società della Salute della Zona Pisana (per la parte relativa ad istruzione e concessione del suolo pubblico a titolo gratuito), la Cooperativa sociale Alzaia (per la grafica e comunicazione), l’associazione La Nave di Carta (per il progetto “Vela solidale”), il Centro Universitario Sportivo di Pisa (per i progetti di avvio allo sport), l’Associazione Italiana Persone Down Nazionale (come sostegno istituzionale), l’Università di Pisa (quale soggetto valutatore), e “Percorsi con i bambini” (impresa sociale e soggetto attuatore del Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile, che ha fornito una copertura economica di 315mila euro).

L’acronimo ISI mette in risalto i tratti caratterizzanti del progetto che si connota come un laboratorio di integrazione sociale: inclusione, sport e istruzione. Spiega infatti Jacqueline De Muro, coordinatrice dell’AIPD Pisa, che tutte le attività previste nel progetto sono finalizzate a «offrire concrete opportunità di coinvolgimento e inclusione dei minori con sindrome di Down in attività educative, culturali, sportive e scolastiche».

Puntano certamente sull’inclusione le “Storie in movimento”, la “Vela solidale”, le rassegne cinematografiche, i giochi, le mostre fotografiche, le letture, i video racconti e le cene in mezzo agli orti. In particolare, le “Storie in movimento” sono volte ad insegnare a mettersi nei panni e nelle scarpe degli altri, non solo in senso figurato, ai/alle partecipanti è richiesto di percorrere un miglio calzando un paio di scarpe di uno sconosciuto ed ascoltandone la storia in cuffia. Il progetto “Vela solidale”, invece, è rivolto giovani con sindrome di Down ed altri a rischio di abbandono scolastico che avranno la possibilità di navigare a bordo della goletta Oloferne. «Nell’esperienza di navigazione gli equipaggi ISI saranno impegnati in attività nautiche, ma anche di apprendimento di nozioni generali sulla navigazione e sull’ambiente marino – ha dichiarato Marco Tibiletti, presidente dell’associazione La Nave di Carta -. In attesa di prendere il largo i nostri istruttori hanno preparato una serie di video lezioni di avvicinamento al mare». Anche gli aspetti della comunicazione e della grafica prevedono il coinvolgimento di giovani con sindrome di Down. Lo ha spiegato Alessandro Carta, presidente della Cooperativa sociale Alzaia, chiarendo che si tratta di «un settore specifico della nostra cooperativa, in cui impieghiamo anche giovani con sindrome di Down e che abbiamo intenzione di sviluppare e rafforzare».

Obiettivo dei progetti di avvio allo sport è invece quello di «introdurre i giovanissimi con disabilità intellettiva alla pratica sportiva e guidarli con gradualità fino alla scelta della “loro” disciplina evitando la specializzazione precoce, e seguendoli nella crescita», come ha spiegato Claudia Magaudda, responsabile degli stessi, in occasione della presentazione pubblica.

Infine, sul fronte dell’istruzione sono previsti interventi rivolti a insegnanti, educatori, genitori, alunni e alunne con disabilità e i loro compagni/e di classe.

All’evento di presentazione ha partecipato anche Gianna Gambaccini, presidente della Società della Salute della Zona Pisana e assessora alle Politiche Sociali del Comune di Pisa, che ha osservato: «con questo intervento diventiamo un laboratorio d’innovazione in favore dell’integrazione sociale delle persone con sindrome di Down: grazie alle capacità di AIPD Pisa e degli altri soggetti, istituzionali e non, della rete che sostiene il progetto, siamo stati capaci di intercettare risorse importanti per rendere un territorio, quello pisano, sempre più inclusivo». (Simona Lancioni)

Per informazioni: isifacilecosi@gmail.com

 

Vedi anche:

Pagina del “Progetto ISI (Inclusione, Sport, Istruzione) – facile così!” nel sito dell’impresa sociale “Percorsi con i bambini”.

AIPD Pisa – Associazione Italiana Persone Down.

 

Ultimo aggiornamento il 15 Ottobre 2020 da Simona