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Sarà realizzata delle persone autistiche toscane una nuova versione di Marco Cavallo

A distanza di 48 anni, verrà realizzata in Toscana una nuova versione di Marco Cavallo, l’enorme cavallo blu di legno e cartapesta, simbolo della liberazione e autodeterminazione delle persone con disabilità intellettive e mentali. Parteciperanno all’impresa ragazzi, ragazze e adulti con autismo e l’artista Antonio Massarutto. Essa sarà espressione della rinnovata voglia di libertà delle persone autistiche toscane. L’appuntamento è fissato per domani, 7 maggio, a Fucecchio (Firenze), presso la sede della Cooperativa degli “Ortolani Coraggiosi”.

 

Un’immagine di Marco Cavallo, un’enorme cavallo blu.

Realizzato all’interno del manicomio di Trieste nel 1973, Marco Cavallo, l’enorme cavallo blu di legno e cartapesta, divenne da subito simbolo della liberazione e autodeterminazione delle persone con disabilità intellettive e mentali. Ebbene, a distanza 48 anni, in Toscana, verrà realizzata una nuova versione dell’opera. L’iniziativa voluta dal Coordinamento Toscano Associazioni per l’Autismo, prenderà il via domani, 7 maggio, e vi prenderanno parte ragazzi, ragazze e adulti con autismo insieme allo scultore e designer Antonio Massarutto. L’appuntamento è fissato per le 10, a Fucecchio, comune della città metropolitana di Firenze, presso la sede della Cooperativa degli “Ortolani Coraggiosi”, in via Cavasonno, località San Pierino. Il nuovo Marco Cavallo sarà realizzato in legno e viti allo scopo di esprimere simbolicamente la volontà di liberare le persone con disabilità da un modello psichiatrico che le vuole rinchiuse, ghettizzate, emarginate negli istituti, lontane dai propri affetti e dalla vita.

La prima versione della scultura fu fortemente voluta dall’allora direttore dell’ospedale psichiatrico triestino, Franco Basaglia, “padre” della riforma manicomiale introdotta con la Legge 180/1978, ma ancora in larga parte disattesa. L’idea originale fu di Peppe Dell’Acqua, Dino Basaglia, Vittorio Basaglia e Giuliano Scabia. In particolare l’artista Vittorio Basaglia, cugino dello psichiatra Franco, ideò un progetto di dimensioni monumentali da realizzare in collaborazione con le persone con disabilità ospitate nell’ospedale, affinché divenisse simbolo della fine del loro isolamento, «un “cavallo di Troia” che potesse invece essere contenitore delle istanze di libertà e umanità dei malati mentali», spiegano dal Coordinamento Toscano.

La pandemia ha messo a dura prova le famiglie delle persone autistiche, amplificando il loro senso di isolamento e solitudine, e alimentando il loro desiderio di convivenza e inclusione. La nuova versione del Marco Cavallo, espressione di una rinnovata voglia di libertà delle persone autistiche toscane, sarà affiancata da quella originale portata con l’occasione. «Due cavalli, due simboli potenti pronti a lanciarsi nella corsa verso la libertà, e lontani dalla discriminazione ed esclusione sociale», concludono dal Coordinamento Toscano Associazioni per l’Autismo. (Simona Lancioni)

 

Per informazioni:

Coordinamento Toscano Associazioni per l’Autismo e-mail: coordinamentoautismo@googlegroups.com

Vedi anche:

Nasce il Coordinamento delle associazioni toscane di familiari con autismo, «Informare un’h», 21 gennaio 2019.

 

Ultimo aggiornamento il 11 Maggio 2021 da Simona