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Toscana, nuove disposizioni per i centri diurni per persone anziane e con disabilità

Con una recente Delibera la Regione Toscana ha aggiornato e alleggerito le misure anti-covid-19 per la fruizione dei centri diurni per persone anziane e con disabilità, approvando uno specifico Protocollo operativo, ed anche la tabella di riparto dei 2,5 milioni di euro stanziati per coprire i costi della graduale piena ripresa delle attività.

 

All’interno di un centro diurno diverse persone con disabilità parlano tra loro sedute intorno ad un tavolo o su un divano, in presenza di due operatrici.

Con la Delibera della Giunta Regionale n. 645 del 14 giugno 2021 la Toscana ha aggiornato e alleggerito le misure anti-covid-19 per la fruizione dei centri diurni per persone anziane e con disabilità, approvando uno specifico Protocollo operativo (Allegato A) e stanziando una somma di 2,595 milioni di euro per garantire che la transizione verso il funzionamento a pieno regime si svolga in sicurezza per il personale e per gli/le utenti delle strutture semiresidenziali. La Delibera comprende anche una Tabella che stabilisce la ripartizione delle risorse stanziate alle Società della Salute e alle Zone Distretto (Allegato B).

Nel territorio toscano operano 173 centri semiresidenziali per persone con disabilità e 146 persone anziane. A seguito delle chiusure dei centri dovute alle misure di confinamento introdotte per contenere la pandemia, solo una parte di essi hanno ripreso le attività, spesso con una riduzione degli orari e delle presenze, determinando un disagio per i fruitori dei servizi e per le loro famiglie. Ora, con l’elevato livello di copertura vaccinale raggiunto tra gli/le ospiti e il personale operante nei centri, e con l’andamento decrescente del trend epidemiologico associato ad una significativa riduzione della mortalità Covid correlata nella popolazione che frequenta le strutture semiresidenziali rispetto alla popolazione generale, per effetto dell’avanzamento della campagna vaccinale, si sono create le condizioni per allentare le misure restrittive, permettendo ai centri ancora chiusi si riaprire, e a quelli già aperti di procedere verso una graduale piena ripresa delle attività (previ specifici accordi definiti a livello territoriale tra i gestori dei servizi e le Zone Distretto/Società della Salute territorialmente competenti).

«Questa delibera è stata pensata e voluta – ha dichiarato Serena Spinelli, assessora alle Politiche Sociali della Regione Toscana, su «Toscana Notizie» – soprattutto pensando ai disagi degli ospiti e delle loro famiglie per le quali il centro diurno rappresenta un aiuto fondamentale sotto il profilo assistenziale oltreché un perno della vita relazionale. Resteranno certamente alcune restrizioni in particolare sul numero delle persone trasportate sui mezzi o nelle modalità di fruizione del servizio mensa, ma in buona parte i centri potranno tornare a lavorare in condizioni di semi-normalità. Il contributo regionale servirà a compensare i costi in più dovuti alla necessità di non abbassare la guardia. Con la speranza, ora fondata grazie alla campagna di vaccinazione, di non dover più tornare indietro».

In generale è ribadita la necessità di tenere il massimo rigore nell’uso dei dispositivi di protezione individuale e nel garantire il distanziamento sociale, di evitare qualsiasi forma di assembramento all’interno delle strutture, e di fare in modo che le attività siano effettuate nel rispetto di tutte le precauzioni e misure igienico-sanitarie.

In merito al trasporto degli/delle utenti dal proprio domicilio alla struttura, e viceversa, il Protocollo operativo stabilisce che, al fine di rispettare le indicazioni sul distanziamento sociale, «possono essere organizzate modalità articolate di trasporto, differenziando le fasce orarie sia in entrata che in uscita dalla struttura, per evitare una compresenza sui mezzi che non consenta il rispetto delle norme di sicurezza, laddove non sia possibile l’aumento del numero dei mezzi stessi. […] Possono essere previste anche soluzioni che consentano il trasporto degli utenti effettuato dalla famiglia, quando questa scelga questa opzione e previa condivisione delle modalità con i servizi territoriali di zona/SdS e i gestori dei servizi».

Rispetto alla gestione dei pasti è previsto che siano messe in atto misure che consentano di ridurre al minimo la compresenza degli utenti nei locali adibiti a mensa, prevedendo una turnazione degli ospiti, una adeguata areazione dei locali, una corretta sanificazione degli ambienti prima di ogni turno di accesso. È inoltre necessario che sia effettuata la pulizia/disinfezione dei tavoli dopo ogni singolo pasto. (Simona Lancioni)

 

Riferimento normativo:

Delibera della Giunta Regionale Toscana n. 645 del 14 giugno 2021, Aggiornamento Protocollo operativo per il rispetto delle disposizioni per la prevenzione dal contagio e la tutela della salute degli utenti e degli operatori finalizzato al funzionamento delle strutture semiresidenziali per persone con disabilità e per anziani. Allegato A (Protocollo operativo), Allegato B (Tabella risorse).

 

Ultimo aggiornamento il 22 Giugno 2021 da Simona