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Un centro per i pazienti psichiatrici autori di reato

Presso la “Villa Guicciardini” di Montughi, a Firenze, è stata appena inaugurata una struttura di cura, riabilitazione e recupero per i pazienti psichiatrici autori di reato in misura di sicurezza non detentiva. Un servizio differenziato per quelle situazioni che non trovano una risposta adeguata nelle Rems, le strutture sanitarie che hanno sostituito gli OPG nell’attuazione delle misure detentive.

 

La facciata esterna della Villa Guicciardini Corsi Salviati.
La facciata esterna della Villa Guicciardini Corsi Salviati.

Lo scorso 23 maggio è stata inaugurata una struttura di cura, riabilitazione e recupero per i pazienti psichiatrici autori di reatoin misura di sicurezza non detentiva, con personale altamente specializzato e competente. Il progetto è stato realizzato presso la “Villa Guicciardini” di Montughi, a Firenze, sede della Fondazione Giulio ed Eleonora Guicciardini Corsi Salviati, che ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione del progetto in questione.

All’inaugurazione erano presenti Francesco Aloisi de Larderel, presidente della Fondazione, Stefania Saccardi, assessore regionale al Diritto alla Salute, Sara Funaro, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Firenze, Emanuele Gori, direttore generale AUSL Toscana centro, Giuliano Casu, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, Franco Scarpa, direttore della unità operativa di Riabilitazione pazienti psichiatrici dell’AUSL Toscana centro, Franco Corleone, commissario unico per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari, e molti altri rappresentanti istituzionali.

La struttura dispone di dieci posti letto che attualmente sono tutti occupati. I pazienti seguono un percorso, a carattere residenziale, con progetti clinici individuali che tengono conto anche degli aspetti sociali e familiari. La Regione Toscana ha inserito il centro nel percorso regionale di superamento degli ospedali psichiatrici giudiziari (OPG), attraverso la realizzazione di moduli residenziali ad alta intensità di cura. Lo scopo degli interventi è il reinserimento dei pazienti nella comunità ed il ritorno nel proprio ambiente originario.

Emanuele Gori, direttore generale AUSL Toscana centro, ha evidenziato come la struttura sia inserita nel tessuto sociale circostante – infatti è situata all’interno del Quartiere 5 –, rappresentando così un esempio di integrazione. Inoltre essa va ad aggiungersi ad altre due strutture: la struttura Le Querce, anch’essa situata nell’area fiorentina (che dispone di otto posti letto), e la Rems (Residenza per l’Esecuzione delle Misure Sicurezza) di Empoli, ancora in fase di completamento, ma che, a lavori conclusi, avrà una disponibilità complessiva, di vent’uno posti letto, di cui tre per le donne.

Sara Funaro, assessore alle Politiche Sociali del Comune di Firenze, dal canto suo, ha osservato che con “Villa Guicciardini” i pazienti avranno a disposizione un percorso che potrà offrire alla loro difficile vita una seconda opportunità con una prospettiva di “guarigione sociale”.

Giuliano Casu, direttore del Dipartimento Salute Mentale e Dipendenze, ha affermato che «è stato realizzato un progetto in cui crediamo fortemente perché è connotato dalla speranza: i pazienti psichiatrici e autori di reato sono doppiamente stigmatizzati e senza strutture di recupero rischiano la totale emarginazione sociale e la cronicizzazione della malattia: qui potranno avere, in tutta sicurezza, un percorso evolutivo al quale si stanno dedicando con convinzione ed ottimismo anche tutti gli operatori».

Un pensiero condivisibile, se ci considera che la chiusura definitiva dell’ospedale psichiatrico giudiziario di Montelupo Fiorentino non trova una risposta sufficiente nelle Rems, le strutture sanitarie che hanno sostituito gli OPG nell’attuazione delle misure detentive, giacché alcuni pazienti psichiatrici autori di reato, per essere riabilitati, hanno bisogno di misure diverse dalla detenzione. (S.L.)

 

Ultimo aggiornamento: 24 maggio 2017

Ultimo aggiornamento il 25 Maggio 2017 da