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Violenza sulle donne con disabilità, il rapporto dell’OSCAD

Il 3 dicembre 2022, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, è stata pubblicata “La violenza contro le donne con disabilità”, una brochure realizzata dall’OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori). La pubblicazione propone contenuti definitori e operativi, nonché i dati, raccolti dall’Osservatorio, su alcuni reati tipici della violenza di genere commessi nei confronti delle donne con disabilità nel periodo che va da ottobre 2020 a settembre 2022.

La copertina della brochure “La violenza contro le donne con disabilità” contiene gli estremi dell’opera, nonché i loghi della Direzione centrale della polizia criminale, quello del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, e quello dell’OSCAD. Essa è illustrata con il volto di una figura femminile posta dietro un vetro appannato e bagnato.

Il 3 dicembre 2022, in occasione della Giornata internazionale delle persone con disabilità, è stata pubblicata “La violenza contro le donne con disabilità”, una brochure realizzata dall’OSCAD (Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori), liberamente scaricabile a questo link. L’Osservatorio è una struttura interforze della Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della pubblica sicurezza del Ministero dell’Interno, istituito con l’obiettivo di prevenire e contrastare i crimini e i discorsi d’odio.

«La violenza contro donne con disabilità è un male nel male – spiegano dall’Osservatorio alla presentazione pubblica della brochure –. Le vittime subiscono una discriminazione multipla, definita dagli esperti “intersezionale” – ovvero causata da più fattori – che non solo le rende più esposte, con maggiori probabilità di subire abusi sia dentro l’ambiente domestico che fuori, ma le espone alla violenza per periodi prolungati, a causa della loro vulnerabilità e, spesso, del loro isolamento, e limita la loro capacità di chiedere aiuto e di essere credute».

Dopo una parte introduttiva nella quale sono definite le discriminazioni multiple e intersezionali, ed è sinteticamente delineato il quadro giuridico internazionale e nazionale di riferimento, sono illustrate le diverse forme di violenza che possono colpire le donne con disabilità (sia le violenze di genere, sia quelle specificamente connesse alla disabilità).

La parte centrale della brochure assume un carattere più operativo individuando le motivazioni per le quali le vittime tendono a non denunciare le violenze e gli abusi subiti: la vergogna o il senso di colpa per quanto accaduto; la paura di non essere credute, delle forze di polizia, della persona che ha commesso l’abuso e delle sue ritorsioni, di essere abbandonate dalla persona che presta loro assistenza, di affrontare le conseguenze per aver denunciato l’abuso; la mancanza di conoscenza o consapevolezza che esistono organismi in grado di fornire aiuto e supporto, che quello che è capitato costituisce una violenza, di cosa sia un’aggressione sessuale, di cosa sia una relazione sana.

Proseguendo con il taglio operativo, nella brochure sono proposti alcuni indicatori fisici dell’abuso o della violenza, e alcuni indicatori comportamentali tipici di situazioni di abuso o violenza. Tra i primi, sono indicati, tra gli altri, lesioni, dolori o lividi inspiegabili; ritardo nella richiesta di cure mediche; frequenti ricoveri in ospedale; eccessiva sedazione nell’ambito delle cure domestiche. Tra gli indicatori comportamentali figurano, ad esempio, comportamenti estremi; insolita paura di una particolare persona; rifiuto di ambienti specifici; paura di un intervento da parte delle autorità. Il quadro operativo è completato presentando i pregiudizi e gli stereotipi più diffusi sulle donne con disabilità (tra gli altri: che siano asessuate, indifese, dipendenti, infantili, ecc.).

Molto interessanti sono anche i dati relativi ad alcuni reati tipici della violenza di genere (ritenuti dall’OSCAD maggiormente significativi ai fini dello studio del fenomeno), commessi nei confronti delle donne con disabilità nei periodi 1 ottobre 2020 – 30 settembre 2021 e 1 ottobre 2021 – 30 settembre 2022, ed estrapolati dalla Banca dati delle forze di polizia (SDI) attraverso chiavi di ricerca multiple. Questi dati riguardano complessivamente 230 casi di maltrattamenti contro conviventi o familiari (125 nel primo periodo e 105 nel secondo), 63 dei quali su minorenni; 50 casi di violenza sessuale (26 e 24 casi nei due periodi), di cui 9 su vittime minorenni; 21 episodi di atti persecutori (stalking, 15 e 6 episodi nei due periodi), 3 dei quali nei confronti di minori.

L’opuscolo si chiude con la presentazione/testimonianza di tre atlete paralimpiche delle Forze di Polizia, «perché il loro esempio possa servire da stimolo alle donne con disabilità vittime di violenza, affinché possano reagire alle avversità con forza e senza paura o vergogna di chiedere aiuto». Si tratta di Giulia Ghiretti, agente della Polizia di Stato e campionessa di nuoto; Ambra Sabatini, paratleta delle Fiamme Gialle (Guardia di Finanza); Xenia Francesca Palazzo, campionessa di nuoto paralimpico delle Fiamme Azzurre (Polizia Penitenziaria). (Simona Lancioni)

 

Per informazioni: oscad@dcpc.interno.it

 

Vedi anche:

OSCAD, La violenza contro le donne con disabilità, brochure, [s.l.], tipografia della Direzione centrale della polizia criminale, [3 dicembre 2022], formato pdf, 26 pagine.

OSCAD – Osservatorio per la Sicurezza Contro gli Atti Discriminatori.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 5 Dicembre 2022 da Simona