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Torna, a Milano, il Festival delle Abilità. Tema: “Il Viaggio”

Dal 16 al 24 settembre torna il Festival delle Abilità, con musica, teatro, talk e laboratori inclusivi ed accessibili, che quest’anno avrà come tema portante “Il Viaggio” in tutte le sue possibili declinazioni. L’evento è promosso nel capoluogo lombardo dalla Fondazione Mantovani Castorina, ma potrà essere seguito anche da remoto.

L’immagine scelta per illustrare l’edizione 2023 del Festival dell’abilità è una scacchiera posta tra le nuvole, sulla quale sono presenti 10 pezzi degli scacchi (5 bianchi e 5 neri, in rappresentanza dei diversi sensi). Al centro della scacchiera, un uomo in miniatura cammina come un funambolo su un filo che disegna la scritta viaggio.

Dal 16 al 24 settembre torna, a Milano, il Festival delle Abilità, con musica, teatro, talk e laboratori inclusivi ed accessibili, promosso nel capoluogo lombardo dalla Fondazione Mantovani Castorina.

Il format, ormai consolidato, del Festival delle Abilità, quest’anno avrà come tema portante “Il Viaggio”, declinato in tutte le sue sfaccettature e presentato in questa quinta edizione attraverso le arti ed i racconti di tanti protagonisti eccezionali, che avranno come palcoscenico i suggestivi spazi della Biblioteca Chiesa Rossa e del suo parco, che come ogni anno ospitano la manifestazione, grazie alla disponibilità del Sistema Bibliotecario di Milano. «Le biblioteche sono luoghi aperti a tutti e si stanno interrogando sulle modalità per garantire che questo diritto sia effettivamente praticabile da ciascuno. Ospitare alla Biblioteca Chiesa Rossa il festival delle abilità è per noi non solo una felice consuetudine ma anche un momento di apprendimento fondamentale».

Ma non solo. Saranno sperimentati alcuni eventi diffusi, che proporranno visite guidate inclusive, accessibili anche alle persone con disabilità visiva, grazie al metodo DescriVedendo, presso la Pinacoteca Ambrosiana, il Museo di Storia Naturale e il Castello Sforzesco. E poi una serata ricca di emozioni al Pacta dei Teatri, durante la quale si esibirà in concerto Federico Santangelo, pianista con autismo, seguito dallo spettacolo teatrale “Ho perso la foce”, della Compagnia Senza Parole, realizzato da attori che dialogano con la Lingua dei Segni. E nella settimana della moda, lo IED (Istituto Europeo di Design), organizzerà la mostra “Design inclusivo: un viaggio multidisciplinare”, con un talk di approfondimento sul design for all.

Ma il viaggio non è per tutti qualcosa di realizzabile, ed è la tecnologia che può fare la differenza.  Nel week-end del 23 e 24 settembre, sarà infatti possibile effettuare delle visite virtuali ai Musei Ferrari di Modena e Maranello attraverso l’avatar BrainControl. Un messaggio importante ed un’opportunità unica di entrare in uno dei luoghi più iconici e visitati dai turisti di tutto il mondo. Michele Pignatti Morano, Direttore dei Musei Ferrari, commenta così la partecipazione al Festival: «Siamo estremamente felici di partecipare a questa bella iniziativa. I Musei Ferrari di Modena e Maranello hanno messo in campo le proprie forze per promuovere l’inclusività e per permettere sempre a un maggior numero di persone di avvicinarsi alla storia del Cavallino Rampante e a vivere le emozioni che fanno battere il cuore di milioni di fan e appassionati nel mondo».

Largo spazio sarà dato ai cammini e all’accessibilità turistica, che saranno raccontati da Pietro Scidurlo, autore di guide accessibili per Terre di Mezzo, che ha iniziato dal Cammino di Santiago (per tutti), Dario Sorgato di Noisy Vision che dal 4 al 9 settembre ha realizzato “Il Cammino di Leonardo”, con un gruppo di ragazzi ciechi, ipovedenti e normovedenti e che al festival parlerà di questa esperienza; Roberto Vitali che con Village 4 All da oltre dieci anni, garantisce trasparenza nell’accessibilità nei villaggi turistici ma non solo.

A modo suo anche Francesca Ceretta interpreta “Il Viaggio” portando in scena uno spettacolo tragicomico, un monologo dove l’attrice Francy, imbottita di antipsicoticotici, cerca, non senza sbiascicare, di far riflettere il pubblico sul tema della salute mentale, visto che lei ne ha proprio poca!

E poi ancora ci saranno i laboratori per i bambini e i ragazzi, le mostre tra cui “Segnali fragili”, realizzata dalla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) a seguito di un progetto di segnaletica accessibile portato avanti lo scorso inverno da un gruppo di studenti in collaborazione con il Festival delle Abilità. E poi ancora gli spettacoli serali con musica e teatro, gli stand, presentazione di libri e molto altro.

Sull’importanza dell’arte inclusiva, l’Assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, commenta «Il Festival delle Abilità è un’importante iniziativa che pone l’inclusività e l’accessibilità al centro dell’offerta culturale cittadina e rappresenta un nuovo paradigma culturale sul nostro territorio, basato sulla trasversalità, la collaborazione e la co-creazione. Questa rassegna consente di riaffermare con forza la necessità di aprire le porte della cultura a tutti, promuovendo la creazione di una comunità che valorizzi le abilità e le voci di ognuno di noi». Supportato anche dal pensiero dell’Assessore al Welfare e Salute Lamberto Bertolé: «Milano è da sempre una città aperta e inclusiva: un’ambizione che si veste di concretezza non solo attraverso l’azione dei suoi amministratori, ma anche grazie ai suoi cittadini, al Terzo Settore e al suo tessuto produttivo che si rende protagonista di iniziative che ambiscono a rimuovere gli ostacoli, a favorire la partecipazione di tutti e a valorizzare le differenze. Il Festival delle Abilità si inserisce appieno in questa logica di inclusione e per questo lo sosteniamo con convinzione».

Il programma completo dell’evento è disponibile a questo link. Esso verrà trasmesso in live streaming sulla pagina Facebook @FestivalDelleAbilita con servizio di trascrizione automatica (sottotitoli).

 

Per ulteriori informazioni e richieste d’interviste: festivaldelleabilita@gmail.com

Ufficio Stampa: Elisabetta Piselli tel. 328.0594137

 

Il Festival delle Abilità (FdA) è una rassegna culturale e di arti performative nata nel 2019 dove protagonista è l’arte resa accessibile. Il bisogno a cui si vuole offrire una risposta è un’istanza culturale, politica e civile di rendere accessibile il mondo della cultura e dell’arte a tutte le persone, con o senza disabilità, sia come artisti, sia come pubblico. È al contempo un nuovo modo di fare cultura sul territorio, caratterizzato dalla trasversalità e aperto alla possibilità di interagire e co-progettare con le associazioni e con gli artisti che vi partecipano. L’obiettivo è creare una diversa narrazione sulle disabilità.

La Fondazione Mantovani Castorina (FMC), l’ente organizzatore del Festival, si fonda nel 2007 da un’alleanza tra medici e professionisti del DAMA Disabled Advanced Medical Assistance – reparto d’eccellenza dell’Ospedale San Paolo di Milano, dedicato alla cura e all’accoglienza medica ospedaliera per le persone con grave disabilità intellettiva e neuromotoria, e un gruppo di famiglie che vivono la disabilità grave e gravissima. Insieme, hanno deciso di impegnare le proprie competenze ed energie per generare un cambiamento culturale e per affrontare in modo nuovo e integrato le disabilità.

FMC supporta l’attività del DAMA e opera al di fuori dell’Ospedale adottando il medesimo approccio di intervento, sostegno e cura, in chiave multidisciplinare, abbracciando tutti gli ambiti di vita delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Un modello innovativo, dove al centro c’è la persona con i suoi bi-sogni.

 

Ultimo aggiornamento il 11 Settembre 2023 da Simona