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Aborto, parla un padre, riconoscere il diritto di scelta ed informare su tutte le sue implicazioni

di Angelo Puccinelli

Proprio nei giorni scorsi Piera Nobili, proponendo una riflessione sulla campagna di sensibilizzazione “Dear Future Mom”, realizzata da CoorDown nel 2014, si chiedeva perché la stessa fosse indirizzata solo ad una donna, già chiamata madre ancor prima di esserlo, e non vi comparisse «anche un uomo, che sarà padre, a cui in egual misura competerà la cura». Ebbene, sulla questione abbiamo ricevuto le riflessioni di un uomo, Angelo Puccinelli, padre di un figlio con sindrome di Down di 38 anni, dunque un uomo a sua volta. Ben volentieri le pubblichiamo segnalando anche che tutti gli interventi sul dibattito in tema di aborto terapeutico sono disponibili in questa pagina. (S.L.)

Dietro una corteccia si intravvede un volto femminile.

A margine dell’articolo “«Dear Future Mom» e le ambiguità dell’associazionismo di settore” [a firma di Simona Lancioni, pubblicato sul sito del centro «Informare un’h» il 7 settembre 2022, N.d.R.], propongo una mia breve considerazione.

Premesso che mio figlio di 38 anni è persona con sindrome di Down completamente non autosufficiente. Non interagisce. Non parla. Non sa leggere né scrivere. Non gioca. Non è in grado di svolgere il più semplice dei compiti.

Rilevo che il suo limite determina una latente emarginazione, come attesta la certificazione della Legge 104/1992 (Legge-quadro per l’assistenza, l’integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate); la sua condizione di handicappato grave rende difficile l’integrazione anche nell’ambito delle Associazioni di settore.

Ritengo che, in presenza di eventi destabilizzanti la vita dobbiamo riconoscere il diritto di scelta a chi ne subisce personalmente le conseguenze. A mio parere si devono informare gli interessati di tutte le implicazioni della scelta qualunque essa sia e rispettarla senza pretendere e pensare che la nostra sia migliore.

 

Vedi anche:

Sito personale di Angelo Puccinelli.

Piera Nobili, L’aborto non è una questione femminile, ma politica, «Informare un’h», 18 settembre 2022.

CoorDown, CoorDown: “Dear Furure Mom” non è una campagna anti-abortista, «Informare un’h», 14 settembre 2022.

Simona Lancioni, «Dear Future Mom» e le ambiguità dell’associazionismo di settore, «Informare un’h», 7 settembre 2022.

Il dibattito in tema di aborto terapeutico, «Informare un’h», 2021-2022.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità: diritti sessuali e riproduttivi”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

Ultimo aggiornamento il 20 Settembre 2022 da Simona