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È nato a Bari “Segni di aiuto”, un progetto per le donne sorde vittime di violenza

Lo scorso novembre è stato presentato a BariSegni di aiuto”, un progetto per supportare le donne sorde vittime di violenza. L’iniziativa è promossa dal Centro Antiviolenza del Comune di Bari, in collaborazione con l’ENS Puglia e l’ENS Bari, ed ha portato, tra le altre cose, alla realizzazione di un breve video di sensibilizzazione nella lingua dei segni italiana (LIS) e sottotitolato con informazioni sull’accesso ai Servizi Antiviolenza.

Un fotogramma del video di sensibilizzazione nella lingua dei segni italiana e sottotitolato, realizzato nell’àmbito di “Segni di aiuto”, un progetto promosso dal Centro Antiviolenza del Comune di Bari, e specificamente rivolto a donne sorde vittime di violenza.

Tra le tante iniziative realizzate nel novembre 2023, in relazione alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, merita di essere segnalato “Segni di aiuto”, un progetto promosso dal Centro Antiviolenza del Comune di Bari, in collaborazione con due articolazioni territoriali dell’ENS (Ente Nazionale per la protezione e l’assistenza dei Sordi) – ENS Puglia ed ENS Bari –, per supportare le donne sorde vittime di violenza.

Il progetto prende le mosse dalla constatazione che a fronte della maggiore esposizione delle donne con disabilità, rispetto alle altre donne, alla violenza di genere, in Italia sono ancora pochi i Servizi Antiviolenza preparati ad accoglierle. In particolare, nel caso delle donne sorde, è fondamentale prestare attenzione alle loro modalità di comunicazione.

Tra le attività realizzate nell’àmbito di “Segni di aiuto” vi è anche un breve video di sensibilizzazione in LIS (lingua dei segni italiana) e sottotitolato specificamente rivolto alle donne sorde per informarle sulla modalità di accesso al Centro Antiviolenza Comunale. Il filmato della durata di 1.14 minuti, è visibile nel sito del Comune di Bari a questo link. È offerta la possibilità di rivolgersi, su appuntamento, ad un’operatrice antiviolenza formata in LIS, e di contattare il Centro Antiviolenza attraverso il numero 328 8212906 via WhatsApp, scrivendo o inviando un video. Alle donne sono offerti gratuitamente servizi di consulenza psicologica e legale nonché percorsi di protezione con un’interprete in lingua dei segni, anche in lingua internazionale.

Il Centro Antiviolenza comunale, finanziato dall’Assessorato al Welfare e gestito dalla cooperativa sociale Medihospes, si occupa inoltre di promuovere percorsi educativo-relazionali di reinserimento sociale e lavorativo, sostegno abitativo e collocamento in strutture di emergenza, attività di sensibilizzazione, prevenzione e informazione, pronto intervento 24 ore su 24.

Nell’intervento esposto il 24 novembre 2023, in occasione della presentazione pubblica del progetto, Francesca Bottalico, assessora al Welfare, ha illustrato l’orientamento del percorso intrapreso: «abbiamo cercato di essere parte di una comunità capace di sostenere le donne vittime di qualsiasi forma di violenza, dalle più giovani alle over 65, alle donne con particolari vulnerabilità come quelle con disabilità o disagio psichico. In tale direzione con il nuovo progetto “Segni di aiuto” offriremo un supporto dedicato alle donne sorde, grazie all’ausilio di competenze specialistiche, nonché di contenuti in LIS e linguaggio internazionale dei segni. Quella di Bari rappresenta una delle prime esperienze di questo tipo realizzate in Italia e nasce con l’obiettivo di garantire a tutte le donne la possibilità di denunciare una violenza rivolgendosi al Centro Antiviolenza per essere accompagnate in un percorso di fuoriuscita e liberazione». (Simona Lancioni)

 

Si ringrazia Elisa Marino per la segnalazione.

 

Vedi anche:

Centro Antiviolenza del Comune di Bari.

Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “La violenza nei confronti delle donne con disabilità”.
Sezione del centro Informare un’h dedicata al tema “Donne con disabilità”.

 

 

Ultimo aggiornamento il 15 Gennaio 2024 da Simona